”Le situazioni che abbiamo visto
oggi”, cioe’ gli spalti degli stadi semideserti, ”confermano che abbiamo ragione. Nell’interesse del calcio”. Sergio Cofferati in serata, parlando con i giornalisti prima di un’ intervista pubblica alla Festa dell’Unita’ ha ribadito la linea dei sindaci contro il calcio di serie B al sabato pomeriggio.


”I cittadini in sofferenza sono una condizione che bisogna evitare – ha spiegato -. Se il Tar dovesse decidere per la sospensione faremo ricorso al Consiglio di Stato per cambiare le cose dopo oggi”, ha ribadito, in linea con il coordinatore dei primi cittadini Roberto Reggi, sindaco di Piacenza.


”Si e’ verificato quello che avevamo previsto. Ci sono stati fortissimi disagi per i cittadini e un grande lavoro della polizia municipale che ha dovuto avvertire quasi singolarmente gli abitanti di un intero quartiere”, ha sottolineato Cofferati riferendosi alla zona attorno allo stadio. ”E poi difficolta’ che ci sarebbero state in virtu’ di una decisione non solo incomprensibile ma anche prodotta con grande ritardo”.


”Debbo ringraziare la polizia municipale e le forze dell’ ordine per il lavoro enorme che si sono sobbarcate per evitare che i disagi fossero piu’ consistenti di quello che poi inevitabilmente sono stati – ha detto ancora l’ex segretario della Cgil -. Ho l’impressione che i presidenti del calcio non conoscano le loro citta’, forse non vanno nemmeno allo stadio.

Altrimenti si renderebbero conto di quanto e’ assurdo giocare al sabato pomeriggio. Non si possono scaricare su una citta’ le difficolta’ di oggi”.


Secondo Cofferati, al ‘Dall’Ara’ (per un derby come Bologna-Modena) ”l’impressione e’ stata addirittura desolante.

Gli stadi vuoti – ha rimarcato – non fanno bene al calcio”. E ai giornalisti che gli hanno chiesto di rispondere allo striscione ”Sindaci non mollate”, il primo cittadino non si e’ tirato indietro: ”Non abbiamo nessuna intenzione di mollare. La vicenda e’ tutt’altro che chiusa”.