Ligabue dice ufficialmente ‘grazie’ ai 200 mila fan che sabato si sono riuniti al Campovolo per il suo concerto, ma chiede anche scusa per i problemi tecnici che hanno provocato molte proteste da parte del pubblico.

Il rocker di Correggio, in una lettera pubblicata sul suo sito ufficiale e su ‘Repubblica’, ricorda anche il furto subito mentre suonava davanti al suo pubblico. Ma, sottolinea, ”il furto piu’ grosso l’ho subito dopo, perche’ si tratta di un furto all’anima”.

Il Liga si riferisce al fatto che molti non hanno potuto ascoltare ”buon parte del concerto”. Il cantante afferma di aver chiesto ”per mesi” garanzie per un una ”perfetta resa sonora”, di aver effettuato ”controlli su controlli, prove su prove” ”Sappiate – aggiunge Ligabue – che c’e’ stato il nostro piu’ forte impegno economico di sempre perche’ questo ci venisse garantito. Purtroppo, abbiamo saputo che non e’ andata cosi’ fino in fondo”.


”Volevo che tutti foste felici – scrive il Liga – Perche’ ve lo meritavate tutti. Chiedo scusa personalmente a quelli di voi che non hanno potuto sentire come si doveva”.

Ieri il Codacons aveva invitato Ligabue a ”procedere spontaneamente al rimborso dimostrando cosi’ di avere a cuore i diritti dei consumatori”. Nel frattempo, la Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia ha recuperato il bottino del furto compiuto sabato notte nel casale dell’artista a Correggio.