L’Amministrazione provinciale di Reggio Emilia ha annunciato un sostegno economico alle spese legali di Maria Luisa Salvioli, l’insegnante 37enne di Correggio che, con il figlio di 9 anni, si trova dal 3 agosto nell’Ambasciata italiana a Tunisi, dove si e’ rifugiata dopo aver ripreso con se’ il bimbo che ha in affido e che l’ex marito tunisino le aveva strappato un anno e mezzo fa.

Nei giorni scorsi la magistratura tunisina – interessata dal padre – ha emesso una sentenza che affida invece il bambino all’uomo. Al suo caso si stanno interessando anche il ministro degli Esteri Gianfranco Fini e diversi parlamentari.


”Le questioni si sono complicate con la sentenza dei giudici tunisini e ne e’ sorta una controversia di carattere internazionale – ha detto la presidente Sonia Masini in apertura di seduta del Consiglio provinciale – di fronte alla quale dobbiamo lavorare affinche’ gli ordinamenti giudiziari di tutti i Paesi tutelino le persone, e in particolare l’infanzia nella sua integrita”’.
Masini ha chiesto ”un impegno comune affinche’ ognuno faccia il possibile per far tornare il bambino a Correggio e per sanare in maniera corretta la controversia tra i genitori”.