La fiorentina con l’osso non è più tabù?
Così sembra, ma il segretario provinciale del sindacato macellai di Ascom Confcommercio Andrea Baraldi interviene a chiarire i punti oscuri rimasti dopo gli articoli apparsi a questo proposito un po’ su tutta la stampa locale e nazionale.


La fiorentina con l’osso – precisa Baraldi – era già legittimamente in commercio per i bovini fino a dodici mesi. La novità è nel pronunciamento del Comitato Permanete della Catena Alimentare della Unione Europea che, lo scorso 5 ottobre, si è detto favorevole alla riammissione in commercio anche della fiorentina ricavata dai bovini fino a 24 mesi.
Affinché l’allargamento divenga effettivo nel nostro Paese, è però necessario il via libera del Parlamento Europeo che dovrebbe arrivare nell’arco di un paio di mesi.

Era dall’ottobre 2000 che la fiorentina era stata bandita dalle tavole della Comunità Europea e inserita in una lista di alimenti a rischio trasmissione dell’encefalite spongiforme bovina nota anche come “mucca pazza”.
Andrea Baraldi non nasconde la soddisfazione per il risultato ottenuto dalla Federcarni – Confcommercio che ha fatto prevalere le regole del buonsenso a tutti i livelli.