E’ lo sciatore (quello tradizionale, seguito a ruota da quello che ama invece la tavola da snow), lo sportivo italiano che investe di più in abbigliamento ed attrezzatura per lo sport amato. L’ufficio studi di Skipass, ha elaborato i risultati di una ricerca Nielsen, commissionata da Assosport, confrontando i livelli di spesa pro capite degli sportivi italiani, relativamente al solo segmento commerciale dell’attrezzo e dell’abbigliamento.

In vetta a tale speciale classifica, escludendo pertanto l’affitto di spazi sportivi e palestre, ed i costi per istruttori e corsi, troviamo infatti lo sciatore con 249 euro di spesa annua per tute, scarponi, sci, guanti etc. Subito dopo, ecco lo snowboard con 248 euro di investimento annuo pro capite. Il golf, generalmente definito uno sport molto costoso, si ferma invece a 215 (con un evidente peso maggiore investito per l’uso del campo), seguito dal fitness che fa registrare 152 euro di spesa che, moltiplicati per i quasi quattro milioni di praticanti, fa risalire questo sport al primo posto assoluto per fatturato globale generato. Seguono nuoto, tennis ciclismo ed il chiacchieratissimo calcio che, ad onta degli stipendi miliardari delle sue star più famose, si ferma ad un livello tutto sommato modesto (115 euro a testa).

A Skipass 2005, si sta sviluppando un confronto serrato tra le varie aziende produttrici presenti che, confortate dai dati della ricerca, cercano di favorire l’affermazione del loro prodotto presso quella classe di sportivi che ha dimostrato la maggiore capacità di spesa nell’universo commerciale di questo settore. La vetrina modenese si conferma perciò, una volta di più, come la più probante cartina al tornasole del mercato sportivo nazionale e, con il suo eccezionale afflusso di pubblico (i dati dei primi giorni fanno prevedere che si supererà la soglia dei 150mila dello scorso anno), l’occasione più interessante per sviluppare il business.