Dopo il progetto di costituzione del Centro unico per l’innovazione attraverso la fusione per incorporazione di Democenter e del Consorzio Sipe, il Consiglio provinciale di Modena ha approvato nei giorni scorsi anche lo statuto del nuovo ente, che avrà un capitale sociale di 1,2 milioni di euro.

La Provincia sarà uno dei principali azionisti con una quota del 16,5 per cento, pari a quasi 200 mila euro, insieme a Camera di Commercio (socio di maggioranza con le associazioni imprenditoriali), Università, banche e ai principali Comuni.

Lo statuto è stato approvato con il voto favorevole di Ds, Rifondazione comunista e Margherita, quello contrario di Lega, Udc e An e l’astensione di Forza Italia e Verdi. “Il volume di affari del nuovo soggetto – ha ricordato l’assessore provinciale agli Interventi economici Morena Diazzi – sarà intorno ai tre milioni di euro all’anno e potrà contare su circa 40 fra dipendenti e collaboratori operando per favorire il trasferimento di conoscenze e tecnologie, rafforzando la collaborazione fra mondo produttivo e della ricerca, e per valorizzare le conoscenze e competenze tecnico-scientifiche del nostro territorio”.