La discussione attorno al tema della crisi della maggioranza è opportuna e necessaria, soprattutto in un momento di difficolta’ del nostro paese in riferimento ai problemi sociali ed economici che ci stanno deprimendo.


Un paese che agita ancora nel dibattito politico di alleanze e non alleanze, dove spesso, nelle botteghe di partito, si fa appello a riedizioni di modelli del passato anziche’ scommettere tutto sul cambiamento , è ovviamente un paese che va in confusione quando si tratta di risolvere problematiche in un contesto quotidiano in continuo e rapido cambiamento.


A farci perdere terreno è la presunzione che la forza politica del centro-sinistra sia tutto; che basti un sindaco, assessore, consigliere, politico, opinionista ecc e che poi il paese cammini sulle proprie gambe ma questa speranza è il pane dei miseri.


Dunque, Sassuolo, per funzionare abbisogna , oggi piu’ di ieri e in prospettiva ancor di piu’, di un mix di comportamenti virtuosi da parte dei diversi politici di maggioranza: hanno davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i loro gli stanno dietro.
L’appello al sistema politico di maggioranza perche’ cambi il modo in cui affronta la prova del malcontento generale viene ormai da diverso tempo da molti cittadini.


Lo scontro tra il Sindaco e i suoi alleati si è fatto rovente tanto che si profila perfino il mancato accordo per la definizione del bilancio e per l’approvazione del Psc, problematiche di vitale importanza per il nostro paese.

La stagnazione e il muro contro muro della coalizione preludono al fallimento e le botteghe sono sempre piu’ sospinte a ritirarsi da questa alleanza come pure all’interno di ogni bandiera ci sono dei marinai che vogliono abbandonare la nave perche’ vedono che non ci sono piu’ opinioni/scelte condivise.


Il sindaco sta assumendo una posizione da duro pensando al suo orticello ormai privo di qualsiasi alimento per la sua sopravvivenza e chiaramente alla sua borsa della spesa. Perche’ gli alleati devono subire? Perche’ la sua stessa bottega deve subire?

La situazione non lascia adito ad equivoci , ed è il giudizio espresso da tanti cittadini, bisogna ritornare alle urne al piu’ presto perche’ la rottura tra le parti si è consumata contestualmente quando i cittadini hanno costituito i vari comitati e sono intervenuti numerosi ai consigli comunali.
Ormai possiamo considerare il fiore della margherita appassito e secco pertanto bisogna chiamare il giardiniere , il cittadino, a far tagliare il fiore in maniera tale che non ci sia piu’, davanti agli occhi della gente, l’immagine straziante di un elemento delle natura ormai privo di vita.
Il meccanismo perverso , inconsco , si puo’ mascherare per lungo tempo, ma alla fine arriviamo sempre i rendiconti dove emergono i complessi problemi mai risolti e la nostra classe dirigente , infetta e peccaminosa, inizia a litigare e a fare ostruzione.


Questi politici ormai ancorati su una zattera destinata ad affondare perche’ in arrivo una grossa tempesta, anche se non vogliono uscire di scena nemmeno davanti ad una platea vuota, devono prendere atto che i risultati della loro gestione sono totalmente fallimentari.

Il sindaco è stato eletto nell’illusoria certezza che avendo l’appoggio di tanti partiti le cose filassero lisce ma con dei personaggi cosi’ scontati non si puo’ pretendere di ottenere nulla eccetto il suo fallimento.




I cittadini di Sassuolo “Salviamo Sassuolo”