Da domani, martedì 22 novembre, prende il via un monitoraggio su diversi punti chiave della rete viaria comunale per raccogliere dati su numeri e tipologie dei mezzi, sui flussi di traffico nei differenti orari, ed altre informazioni utili ad un quadro conoscitivo globale della situazione.

Gli automobilisti saranno intervistati in 9 punti di accesso al territorio comunale e negli stessi punti di accesso saranno contate le auto in entrambe le direzioni.
In 7 incroci saranno conteggiati tutti i veicoli, indicando il tipo di manovra effettuata; nelle aree centrali e limitrofe sarà effettuata la rilevazione dei veicoli in sosta.
I monitoraggi proseguiranno anche nelle giornate del 23, 24 e 30 novembre per concludersi giovedì 1 dicembre.
I monitoraggi sono solo una parte della prima fase, quella conoscitiva. A gennaio verrà inviato un questionario a tutte le famiglie, compilabile, per chi lo volesse, anche via internet; tutti i riferimenti e le modalità di compilazione saranno comunque chiariti nella lettera allegata al questionario stesso.

Dell’indagine a largo raggio faranno parte anche i tavoli di concertazione: si tratta di incontri programmati separatamente fra diversi protagonisti della vita territoriale (il settore economico-imprenditoriale, enti, sindacati e associazioni di categoria, il mondo associativo nelle sue diverse forme, la scuolA, eccetera). Anche da questi momenti di discussione e riflessione ci si aspettano dati, informazioni ed opinioni capaci di implementare il grado di consapevolezza sul tema mobilità.

“Di fatto, il Piano della Mobilità – chiarisce il Vicesindaco Raffaella Cattinari – nasce per far incontrare, in un quadro di sostenibilità, domanda ed offerta di mobilità. Ci avviciniamo a questo tema consapevoli che nella complessità vi sono anche risorse attivabili col contributo di tutti. Guardiamo al territorio nel suo complesso, le diverse esigenze che hanno i cittadini ed i diversi strumenti a disposizione per formulare risposte efficaci. Occorre però avere più informazione possibile e mettere insieme tutti i diversi protagonisti attraverso un percorso basato sul massimo grado di comunicazione e partecipazione: da chi si occupa di trasporto pubblico, alle aziende, alle scuole, agli enti. Ciascuno, ovviamente il Comune per primo, può e deve fare la sua parte. Tendiamo ad una mobilità più adeguata alle esigenze dei cittadini, ma perché queste non restino parole e buone intenzioni, occorre un programma di lavoro articolato e ben definito. Questi sono i presupporti per avere un buon quadro conoscitivo, interpretare le esigenze, effettuare una diagnosi approfondita e giungere con un corretto percorso al sistema degli obiettivi. Poi si passerà a formulare le strategie d’intervento, anche in forma di alternative possibili. E quindi toccherà all’identificazione degli azioni: cosa fare, come farlo, quando farlo”.

Quello della conoscenza, specifica e puntuale, è quindi solo il primo passaggio per giungere ad un Piano della Mobilità serio, strutturato, efficace e condiviso. Un piano che veda l’offerta di mobilità nel suo complesso e che sappia farla dialogare al meglio con le specifiche esigenze del territorio e dei cittadini.