Particolarmente numerose sono state in Emilia Romagna le iniziative promosse da Cgil Cisl Uil in preparazione dello sciopero del 25 novembre che hanno visto partecipare anche sindaci, presidenti di provincia, assessori: in incontri ad hoc, come a Bologna, Reggio Emilia, Parma, Forlì; in interventi agli attivi sindacali, come nelle Zone del modenese o a Ferrara.

Gli amministratori hanno generalmente espresso la volontà di mantenere inalterato il livello della spesa sociale, pur in una situazione di grave emergenza finanziaria, e hanno denunciato la pesantezza delle scelte del governo, che imporranno comunque tagli alla spesa corrente e agli investimenti produttivi.

Cgil Cisl Uil hanno chiesto agli amministratori azioni e scelte alternative, sul piano territoriale, a quelle praticate dal governo per affermare politiche di crescita, di sviluppo e di forte coesione sociale. Su questi temi, come sulle politiche tariffarie e tributarie, si svilupperà il confronto fra sindacati ed enti locali nella fase di predisposizione dei bilanci.

Va ricordato che la finanziaria penalizza l’autonomia di spesa generale degli enti locali con tagli che di fatto si aggirano attorno al 10-12% delle risorse; viene inoltre ridotto il trasferimento al Fondo nazionale per le politiche sociali; cala pure l’ammontare del Fondo per l’affitto che, con le risorse previste, coprirebbe solo il 20% delle domande delle famiglie a basso reddito. A fare le spese di questi tagli sono in particolare settori delicati quali i servizi educativi, per l’infanzia e socio sanitari, le politiche per l’immigrazione, per gli anziani, per il trasporto pubblico locale, per la sicurezza delle città.

Di qui la condivisione del giudizio fortemente negativo sulla finanziaria tra sindacati e amministratori, i quali saranno presenti nelle manifestazioni del 25 novembre in tutta la regione.