Il Coordinamento modenese per la difesa della Costituzione ha deciso, nella riunione di ieri, di trasformare la propria denominazione in ‘Comitato per il no alle modifiche della parte IIª della Costituzione’ e di impegnarsi nella raccolta delle firme per la richiesta del referendum per l’abolizione delle modifiche costituzionali appena approvate dal governo Berlusconi.

La raccolta delle firme sarà organizzata con diverse modalità presentate da incontri con esperti e parlamentari; sono previste anche due giornate di presenza nelle piazze della città e nei territori della provincia.

Nella mattinata di mercoledì, infatti, presso la sede della Cassazione di Roma, è stato depositato – primo firmatario il Presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro – il quesito referendario per l’abolizione di tutte le 54 modifiche apportate alla Costituzione dal Governo Berlusconi.
In particolare, il quesito recita: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche alla parte II della Costituzione’, approvato in seconda votazione dalla Camera dei deputati il 20 ottobre 2005 e dal Senato della Repubblica il 16 novembre 2005 e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.269 del 18 novembre 2005”.

Tra gli altri firmatari i diessini Vannino Chiti, Franco Bassanini e Massimo Villone; Dario Franceschini, Gianclaudio Bressa e Rosy Bindi della Margherita; gli ex Presidenti della Corte Costituzionale Leopoldo Elia e Mauro Ferri; rappresentanti della CGIL e delle ACLI; la Presidente di Libertà e Giustizia Sandra Bonsanti.

La raccolta delle firme inizierà prossimamente e sul referendum si potrebbe votare, ipotizza il comitato promotore, a metà del prossimo giugno.