Una maggiore integrazione con le politiche sociali e un’attenzione particolare alla dimensione interculturale. Sono questi gli elementi che caratterizzano il programma del Coordinamento pedagogico provinciale di Modena per l’anno scolastico 2005/06.

Il piano, finanziato dalla Provincia con 32 mila euro, è rivolto alla formazione dei coordinatori pedagogici, una sessantina, che operano nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali e private della provincia di Modena, e degli insegnanti delle scuole statali, dove non è prevista la figura del coordinatore.

Per la prima volta con il piano di quest’anno partecipano al Coordinamento anche figure di raccordo tra le politiche educative e quelle sociali che si realizzano nei piani di zona, le cosiddette “figure di sistema”. “Per le famiglie con bambini fino ai sei anni – commenta Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione – le risposte educative si devono collocare in un contesto di accoglienza e sostegno sociale. L’ingresso delle figure di sistema nel coordinamento pedagogico ha lo scopo di dare vita a un linguaggio e a un’azione comuni per offrire un supporto coordinato alle esigenze delle famiglie”. In quest’ambito verranno proposte tre tavole rotonde, una per ogni distretto del territorio provinciale, riservate ai coordinatori e ai funzionari amministrativi, sul tema “Il bambino nelle leggi educativo-socio-sanitarie” che affronteranno i concetti di normalità, disabilità e intercultura.

Centrate sull’integrazione sono le tre lezioni magistrali dal titolo “Io e il mio futuro: crescere in una dimensione interculturale” rivolte agli educatori, e un’iniziativa di sensibilizzazione culturale sul tema aperta anche alle famiglie che sarà, realizzata all’interno di ogni distretto con il supporto finanziario e organizzativo del Coordinamento.

Infine, per sviluppare un progetto pedagogico unitario e costruire una rete di confronto e scambio tra tutte le realtà della provincia, verrà incentivato il coinvolgimento degli educatori delle scuole d’infanzia statali, prive di coordinatori pedagogici, attraverso accordi con il Centro servizi amministrativi del ministero dell’Istruzione e MeMo, il Multicentro educativo di Modena.