In Italia il tasso di aborti ogni mille donne fra 15 e 24 anni è tra i più bassi dei paesi industrializzati: 10,2 nel 2002, 9,7 nel 2004 secondo uno studio dell’Iss. In aumento gli aborti tra le immigrate, specie nelle regioni dove le straniere sono più numerose.


Nel 2002, sul totale degli aborti il 34,1% ha riguardato immigrate in Lombardia; in Umbria 33,1%, in Veneto 32,6%, in Piemonte 30,3%, in Liguria 29,4%, in Lazio 29%, in Emilia Romagna 28,8%, nelle Marche 27,6%, in Puglia 3,l%, in Molise 3,6%.

Nello studio, il confronto internazionale è in realtà disomogeneo e solo indicativo perchè è stato realizzato con dati raccolti in anni differenti nei diversi paesi.
Lo studio conferma, però, la costante riduzione degli aborti in Italia, fenomeno ‘mascherato’ da un aumento dal 9,4 del 2003 al 9,7 del 2004, a causa proprio delle interruzioni volontarie di gravidanza in costante crescita fra le donne immigrate, sempre più numerose nel nostro paese.