“Piena condivisione della necessità di mantenere in attività lo stabilimento saccarifero di Finale Emilia” e impegno a “monitorare tutti i passaggi a livello nazionale” sulla scelta degli impianti da salvare. Nel corso di un incontro che si è svolto nella mattina di ieri in Regione, il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini ha illustrato ai due assessori modenesi Mariangela Bastico e Luigi Gilli dati e valutazioni relativamente allo zuccherificio modenese.

In seguito alla riforma dell’organizzazione comune di mercato approvata dall’Unione europea, infatti, si andrà a una riduzione del numero di stabilimenti produttivi: in Emilia Romagna l’ipotesi è di passare a quattro impianti rispetto agli attuali nove ed è in corso il confronto tra enti locali, aziende proprietarie, bieticoltori e sindacati.

Accompagnato dal sindaco di Finale Emilia Raimondo Soragni e dall’assessore provinciale all’Agricoltura Graziano Poggioli, Sabattini ha riaffermato la necessità di salvare una realtà produttiva di grande importanza e centinaia di posti di lavoro. L’Emilia Romagna produce più della metà dello zucchero italiano e Modena contribuisce con 8.300 ettari di superficie coltivata. Lo zuccherificio di Finale impiega oltre 250 persone tra fissi e avventizi, con duemila coltivatori conferenti e un indotto di diverse centinaia di lavoratori.

“La decisione finale sugli stabilimenti da salvare compete ad altri soggetti – ricorda il presidente della Provincia – ma da parte della Regione abbiamo riscontrato la massima disponibilità a monitorare la situazione in stretto contatto con il sindaco di Finale Emilia, così da assumere ogni iniziativa utile alla positiva soluzione della vicenda”.