Espedienti come spezie profumate, peperoncino e caffè, non hanno ingannato il fiuto dei cani antidroga della Guardia di Finanza di Bologna che, in due distinte operazioni, ha arrestato quattro cittadini marocchini e sequestrato oltre 19 chili di hascisc.

L’ultima ha fatto finire in manette M.B., 34 anni, e O.B., 49 anni, rispettivamente titolare e dipendente di una piccola impresa edile in provincia di Ravenna. Secondo le Fiamme Gialle, si sarebbe trattato di un’attività di copertura, mentre la principale occupazione dei due immigrati, residenti a Fusignano, nel ravennate, era lo spaccio di hascisc nella zona universitaria di Bologna.
Dopo alcuni giorni di appostamenti, sabato scorso, i militari hanno fermato per un controllo la coppia nell’imolese, mentre dal capoluogo stavano probabilmente facendo ritorno a casa. Nel bagagliaio della Ford Focus sulla quale viaggiavano, fra alcuni sacchetti di peperoncino e altre spezie, il cane dell’unità cinofila ha scovato 11 chili di hascisc. I due sono stati trovati anche in possesso di 3.000 euro in contanti. Altro denaro e altra droga sono stati poi trovati durante successive perquisizioni: 4.900 euro nascosti nel tubo della caldaia dell’appartamento dove vivono i due, e ulteriori 3 chili di hascisc nella soffitta di un casolare, nelle campagne della zona, utilizzato dall’imprenditore come deposito per gli attrezzi.

L’operazione fa seguito ad un’altra, conclusa qualche settimana fa dagli stessi finanzieri del Nucleo Provinciale di Bologna, che hanno arrestato altri due marocchini, B.M. e Z.A, entrambi di 31 anni. I due, fermati ad un posto di blocco nei pressi dell’aeroporto Marconi, hanno tentato la fuga speronando l’auto dei militari, che sono poi riusciti a bloccarli dopo un breve inseguimento a piedi. Nel baule della loro Renault Twingo sono stati trovati 5 chili di hascisc, in questo caso mescolati a confezioni di caffè.