Arriverà entro 2 anni l’eurovigile dei farmaci che segnala quante volte un medicinale ha provocato reazioni negative.


Il network elettronico europeo sulla farmacovigilanza denominato Med-ePHV (Medical electronic pharmacovigilance) è un progetto promosso da istituzioni, università, partner privati italiani, francesi, spagnoli e belgi. Tutti guidati dal Gruppo S Lab di Reggio Emilia, società impegnata nell’elaborazione di soluzioni informatiche a contenuto tecnologico.

“L’idea – spiega Oreste Salvaggio, direttore tecnico e vicepresidente del Gruppo S – si concretizza attraverso la condivisione a livello europeo di dati provenienti dai rispettivi sistemi sanitari nazionali. Informazioni costantemente aggiornabili, ricavabili dalla diverse esperienze e dai test effettuati sui medicinali che amplia e rende quindi più efficace l’attività di farmacovigilanza”.

Il Med-ePHV, operativo entro due anni, è rivolto alle autorità sanitarie nazionali, ai professionisti della medicina, ai medici di base: il personale sanitario, consultando il database, può conoscere e quindi riferire ai pazienti gli effetti indesiderati legati a un certo farmaco che sono stati segnalati nel resto d’Europa. L’Italia potrebbe mettere a disposizione degli altri paesi, ad esempio, le proprie esperienze su alcuni farmaci a rischio.