Per il quarto anno consecutivo si denuncia un calo il saldo annuale assunti-licenziati nelle imprese con meno di 50 dipendenti monitorate dalla CNA di Modena, un campione statisticamente rilevante di oltre 1.300 aziende che occupano più di 8.000 addetti.

Il campione, infatti, ha chiuso il 2005 con una perdita di 74 posti di lavoro, pari allo 0,9%. Un dato negativo che conferma però una tendenza al miglioramento, anche perché il calcolo non tiene conto del ricorso al lavoro interinale, in continua crescita anche tra le piccole imprese.
A questo risultato tutt’altro che entusiasmante ha contribuito anche il dato del quarto trimestre, fortemente negativo in tutti i settori, eccezion fatta per la chimica gomma plastica. In particolare preoccupa il -3,5% fatto registrare nell’ultimo trimestre nel settore costruzioni ed impiantistica, mentre fortunatamente riesce a tenere la meccanica (-02% nell’ultimo quadrimestre, ma +4% se si fa riferimento all’intero 2005). Alla perdita dei posti di lavoro ha contribuito sia la contrazione delle assunzioni (diminuite dell’1,6%), sia l’aumento dei licenziamenti (aumentati dell’1,1%), almeno su base annuale.
Limitando invece l’analisi al quarto trimestre 2004, particolarmente incoraggiante è il miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1,9% contro -2,4%), una crescita dovuta essenzialmente all’aumento delle assunzioni (+6,4) che fa ben sperare per il 2006.

I settori
Pochissimi quelli che marcano un dato positivo. Nell’ambito del manifatturiero, che nel 2005 perde complessivamente lo 0,8%, si difendono l’industria alimentare (+1,6%), la meccanica (+4%) – dato, questo, particolarmente significativo perché riguarda il comparto più importante della nostra economia – e, soprattutto, la chimica/gomma/plastica (+5,6%), unico settore che si è mantenuto positivo anche nel quarto trimestre. I cali più marcati sono quelli che coinvolgono, ahinoi al solito, la moda (-4,7%) e la ceramica (-4,8%), identificata principalmente con il terzo fuoco. Nonostante il pessimo quarto trimestre (-3,5%), si mantiene positivo il settore delle costruzioni e quello correlato dell’impiantistica (+1%). Per ciò che riguarda il terziario, settori tutti in negativo, a cominciare dal trasporto (-5,9%) per
continuare con tutti i tipi del commercio – ingrosso (-7,5%) e dettaglio (-1,2%) – e l’area dei servizi alla persona e alle cose (-3,3%), che pure l’anno prima avevano fatto registrare un’ampia crescita.

Le aree
Con riferimento alle diverse aree geografiche, se il quarto trimestre 2005 è per tutti negativo, il dato annuale mostra incoraggianti segnali nella zona Nord e sull’Appennino. Vira in positivo anche Sassuolo, mentre è da valutare positivamente il risultato di Carpi, ancora negativo ma tendenzialmente in crescita. Particolarmente
sofferente, invece, risulta essere l’Area Nord Est.

Le dinamichi contrattuali
Va sottolineato come, per la prima volta nel triennio, si assista ad una contrazione dell’incidenza dei lavoratori extra comunitari sui nuovi assunti. Infatti, se, questi, erano stati il 22% nel 2003 ed il 27,6% nel 2004, l’anno scorso la quota dei lavoratori non italiani sul totale delle assunzioni si è fermata al 17,7%. Scendono anche i contratti part time (11,2% nel 2003, 13,4% nel 2004, 9,3% nel 2005), mentre rimangono sostanzialmente stabili, attorno al 28%, i nuov i assunti con contratto di apprendistato. A voler pensare positivo, limitandosi alla fredda matematica, si potrebbe azzardare che il peggio sembra essere passato, e questo potrebbe essere vero. Ma i segnali che arrivano dalle imprese, andamento del mercato del
lavoro in primis, non possono certo far pensare ad una ripresa. La verità è che il sistema economico italiano si sta difendendo alla meglio, e in questo contesto l’economia modenese continua a mettere in mostra una buona competitività.
Purtroppo, ci troviamo ora ad affrontare una campagna elettorale che non consentirà di porre in essere quelle azioni concrete che potrebbero dare uno spunto determinante al sistema produttivo. Ancora una volta, dunque, le speranze di ripresa continueranno a pesare sulle spalle degli imprenditori e dei lavoratori, anche se, almeno a
livello locale, interventi come il Fondo per l’innovazione per le imprese della provincia di Modena rappresentano segnali concreti di appoggio al mondo delle aziende, in particolare di quelle più piccole, che per mantenersi competitive hanno bisogno di aiuti in termini di sostegno all’innovazione, agli investimenti e alla ricerca.