Numerose persone, in prevalenza fra i 25 e i 35 anni, continuano ad essere accompagnate negli uffici della Questura di Parma per essere interrogate in relazione al rapimento del piccolo Tommaso Onofri, sequestrato il 2 marzo scorso.

Per tutta la mattina, infatti, diversi giovani sono arrivati nei locali dell’ufficio immigrazione (dove da giorni lavorano anche gli investigatori dello Sco) a bordo di macchine della squadra mobile e del servizio centrale operativo.


Tra le circa 40 persone che sono state sentite tra la notte e questa mattina da polizia e carabinieri di Parma ci sarebbe anche il pregiudicato di origine siciliana che ha lasciato traccia di se’ la notte del sequestro di Tommaso Onofri. Sarebbe sua, infatti, l’impronta che i carabinieri del Ris sono riusciti ad individuare e a far coincidere con quella del pregiudicato. Da indiscrezioni investigative l’uomo ha precedenti per rapina e sarebbe stato interrogato proprio dai carabinieri.

Tra gli interrogati anche alcune donne. Si tratta delle mogli dei manovali e muratori che hanno a qualche titolo lavorato alla ristrutturazione della cascina di Casalbaroncolo di Paolo Onofri