Al via il nuovo bando 2006 della Provincia di Modena per l’informatizzazione delle aziende agricole che prevede aiuti per l’acquisto di computer e attrezzature connesse. Rispetto al 2005 vi sono alcune variazioni significative: saranno finanziati per primi, per esempio, tutti coloro che nel modulo di domanda si impegneranno a dotarsi dell’apposito kit per sottoscrivere documenti con la firma digitale.

Si vuole infatti favorire la diffusione di questa tecnologia, proprio mentre l’assessorato provinciale Agricoltura si sta attrezzando per permettere agli utenti l’uso della firma digitale, al posto di quella autografa su domande e documenti, in modo da ridurre tempi e snellire procedure.
Inoltre, da quest’anno saranno ammessi al finanziamento anche chi ha già beneficiato di contributi per l’acquisto di hardware e software negli analoghi bandi precedenti al 2001 (cioè sono ammessi anche coloro che sono stati finanziati a seguito di domanda presentata nell’autunno 1999 o nell’autunno 2000). Infine, vengono concessi 60 giorni di tempo per effettuare l’acquisto del materiale e per l’apertura di una casella di posta elettronica. Per il resto il bando rispecchia quello del 2005.

Il fondo della Provincia è di 25 mila euro. Il termine di presentazione delle domande è lunedì 15 maggio. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’assessorato Agricoltura (059 209717). Le domande verranno finanziate fino a esaurimento dei fondi disponibili.

La spesa massima ammessa è anche per quest’anno di 1.400 euro (Iva esclusa) e l’importo dell’aiuto è distinto per aree: per collina e montagna è del 50 per cento della spesa sostenuta, quindi fino a un massimo di 700 euro per azienda, mentre per le rimanenti aree di pianura il contributo è del 40 per cento della spesa sostenuta, fino a un massimo di 560 euro per azienda.

Il kit per la firma digitale, da collegare al computer, è composto da: smart card (o Carta nazionale dei servizi) contenente un microchip, lettore di smart card e relativo software, e permette di inviare documenti e lettere per posta elettronica, “sottoscritti” in modo sicuro e verificabile con una “firma” che ha lo stesso valore legale della firma autografa. Il kit può essere richiesto alla Camera di commercio, alle Poste o presso uno degli altri certificatori autorizzati, tra cui alcune banche.