Chi si recherà in Comune per chiedere la Carta d’identita’ elettronica dovra’ prevedere una spesa di 30,50 euro, ai quali aggiungere 0,50 euro di commissione per il bollettino postale da utilizzare per il versamento.


Costi e obiettivi sono stati fissati da un decreto, in via di pubblicazione. L’Anci in una nota pero’ ha espresso il proprio totale dissenso rispetto al costo della Cie (Carta d’identita’ elettronica), entrate che dovrebbero essere destinate alla copertura dei costi per l’infrastruttura hardware e software necessaria alla produzione ed al rilascio della Cie.
Neppure convince l’Anci la decisione contenuta nel decreto di conferire alla societa’ Poste Italiane S.p.a. la gestione della riscossione garantendo un compenso di 0,50 euro per il pagamento del bollettino postale.

Inoltre per l’Anci il modello organizzativo di riscossione e rilascio prefigurato dal provvedimento, articolato in due momenti distinti, comportera’, oltre all’aggravio dei costi per i cittadini, una sicura duplicazione delle trafile burocratiche, mentre il ruolo dei Comuni sara’ totalmente svilito. Non c’e’ alcuna menzione infatti ai servizi innovativi di e-government per i quali i Comuni, che fino ad oggi hanno portato avanti la fase di sperimentazione, hanno investito in termini organizzativi e di risorse e che dovevano rappresentare il valore aggiunto del documento elettronico. L’Anci sottolinea anche che non sono previste azioni di assistenza e formazione agli Enti locali per supportare i processi organizzativi e tecnologici propedeutici all’emissione della Cie.



In totale assenza di concertazione con i Comuni, quindi, per l’Anci il decreto stravolge, dopo anni di sperimentazione e dopo ingenti risorse pubbliche investite, le attese e l’impegno di tanti Comuni.