La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sarà ancora al fianco del Comune di Sassuolo in un nuovo progetto a favore del quartiere Braida.
Dopo aver partecipato nel 2005 all’intervento di via San Pietro, l’ente modenese ha stanziato infatti un ulteriore contributo da destinare all’iniziativa “Braida: lo sviluppo di una comunità”, promossa dal Comune di Sassuolo.


Obiettivo del progetto, il cui costo complessivo è di € 4.025.000, 550.000 dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è il proseguimento dell’azione di risanamento sociale del quartiere Braida avviato nel 2005 con l’intervento sul condominio San Matteo, reso possibile anche allora dal sostegno della Fondazione.

Avviato e portato a termine, per quanto riguarda la ricollocazione dei nuclei famigliari, il progetto relativo al condominio S. Matteo, con il 2006 il Comune intende proseguire l’azione di risanamento sociale del quartiere attraverso lo sviluppo di una seconda fase il cui obiettivo è la sperimentazione di interventi di carattere sociale su quattro aree del quartiere considerate “a rischio”. Interventi capaci di mettere a frutto quanto ottenuto con un doppio obiettivo: prevenire il formarsi del degrado sociale, laddove non si è ancora manifestato; evitare il suo radicarsi, laddove lo si riscontra attualmente. In entrambi i casi si intende intervenire per scongiurare quei fenomeni di esclusione interna degli stranieri che determina concentrazioni anomale di disagi, percepiti come tali sia dagli immigrati sia dagli autoctoni.

Dopo l’intervento su Via San Pietro 6 è infatti necessario promuovere un cambiamento partecipato del quartiere partendo da quattro situazioni individuate come quelle a maggiore rischio di “degrado sociale”:

– tre condomini, densamente popolati, la cui immagine – per chi vi abita, per il quartiere, per la città – si identifica, in misura diversa nei tre casi, con il paradigma del degrado sociale e della percezione di insicurezza (Via San Pietro 43/45, Via Adda 77, Via Circonvallazione 189);
– un condominio (Peep San Carlo – Via Circonvallazione Nord Est), la cui realizzazione è in corso di ultimazione e che – per la sua collocazione nel quartiere, per le caratteristiche strutturali, per le previsioni dettate dall’andamento del mercato immobiliare – presenta elementi di forte rischio rispetto ai quali è necessario mettere in campo efficaci interventi di prevenzione.

“Attraverso interventi di portierato sociale e di mediazione territoriale – spiega il sindaco Graziano Pattuzzi – il progetto intende promuovere un processo di “riposizionamento” interno ed esterno dell’identità dei primi 3 condomini oggi percepiti dal quartiere e dalla città come elementi di lacerazione sociale e pericolo, e di prevenzione del disagio del quarto, per scongiurare che diventi nel tempo un “luogo del disagio” reale e percepito.
L’obiettivo – continua Pattuzzi – è quello di inserire i quattro stabili nella rete delle positività attive nel quartiere, avendo particolare attenzione alla situazione del condominio di Via Adda, per il quale l’avvio del progetto di portierato sociale deve essere inteso come strettamente legato, sia in termini temporali sia organizzativi, all’azione di controllo e presidio del territorio da parte delle Forze dell’ordine. Questo processo sarà reso possibile dal coinvolgimento attivo e dalla responsabilizzazione dei residenti grazie all’attività fornita da figure professionali esperte nel campo della mediazione sociale, che opereranno in stretto contatto con i servizi sociosanitari del territorio e con le Forze dell’ordine”.

Il portierato sociale avrà sede nei condomini di Via San Pietro 43/45, Circonvallazione 189, Via Adda 77, Via Circonvallazione nord est.
Sarà gestito, ove possibile, da addetti residenti nel quartiere, supportati da personale espero nelle strategie di mediazione territoriale e sviluppo di comunità.
Il portierato, in particolare, svolgerà compiti che andranno dalla rilevazione dei bisogni emergenti fra gli abitanti del complesso edilizio, alla diffusione di informazioni sulle risorse disponibili nella rete dei servizi del territorio.
Lo Sportello di mediazione territoriale verrà aperto in Via Circonvallazione 189 e sarà luogo di ascolto, accoglienza e accompagnamento per i cittadini che, singolarmente o in gruppo, vivono in una situazione di tensione nell’ambito di vicinato o del quartiere. Un luogo dove si è aiutati a trovare soluzioni alternative a tensioni sociali che hanno portato alla rottura comunicativa.

Il servizio opererà in rete con i servizi del Comune, con la Polizia Municipale e con le diverse realtà del territorio quali il commissariato di Polizia, la stazione dei Carabinieri, i servizi socio-assistenziali e le associazioni del terzo settore.