Un paziente sarebbe stato legato a un termosifone, altri sarebbero stati rinchiusi nelle loro camere, altri ancora gettati a terra: il Pm di Bologna Flavio Lazzarini ha chiesto il rinvio a giudizio per tre persone, il responsabile, il corresponsabile e il coordinatore degli operatori nel 2003-2004 di una struttura psichiatrica di Bentivoglio, la comunità Luna Nuova che allora era convenzionata con la Usl.

Le indagini dei Carabinieri del Nas sono cominciate dopo il decesso di un paziente di 50 anni della struttura, avvenuto all’ospedale di Bentivoglio nel giugno 2004. I familiari dell’uomo, assistiti dall’avvocatessa Donatella Iannelli, hanno chiesto di conoscere le cause del decesso e se c’erano stati dei profili di colpa medica e anche come venivano trattati i pazienti nella struttura. Le indagini per colpa medica, anche dopo una consulenza del medico legale prof.Corrado Cipolla D’Abruzzo e dell’internista prof.Nardi, non hanno riscontrato reati. Il filone dei maltrattamenti nella struttura psichiatrica è andato avanti, fino alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pm Lazzarini.

Le indagini hanno raccolto diverse testimonianze, anche di obiettori di coscienza che hanno lavorato nella comunità Luna Nuova. Nella struttura ci sono 20 posti letto. Otto dei degenti – secondo le indagini del Pm – avrebbero subito il reato di maltrattamenti continuati. Nel frattempo la comunità Luna Nuova ha cambiato organico e la Usl non ha rinnovato la convenzione.
Le indagini hanno portato anche all’archiviazione di un terzo filone che ipotizzava omissioni da parte dell’Usl, che – da quello che è risultato dagli accertamenti – non era a conoscenza dei maltrattamenti sui pazienti della comunità.