In occasione della festa annuale organizzata dalla scuola di Crociale,
l’Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese invita tutti i cittadini a
partecipare alla intitolazione della scuola primaria statale di Crociale a
“Luisa Guidotti”.

La cerimonia avrà luogo sabato 27 maggio, alle ore 16,
con il seguente programma: saluto delle autorità comunali e scolastiche,
scoprimento di una targa in memoria, presentazione di una piccola
pubblicazione curata dagli alunni di alcune classi quinte che racconta la
vita e le opere di Luisa Guidotti, medico missionario modenese, uccisa dai
guerriglieri nello Zimbabwe.


L’assessore alle politiche educative e scolastiche Maria Paola Bonilauri
ricorda come il 2006 sia a Fiorano l’anno contro tutte le manifestazioni di
razzismo, di disconoscimento dell’altro, di esclusione della diversità.

“Che una scuola del nostro territorio venga intitolatata a una donna, Luisa
Guidotti, che ha fatto di questo spirito e di questa consapevolezza la
ragione della sua vita, fino al sacrificio di sé, è e deve essere per la
nostra comunità non solo il riconoscimento di una testimonianza, ma motivo
di un confronto con la necessità di costruire giorno per giorno un legame
sociale di condivisione aperto all’umanità globale”.
I ragazzi che hanno scritto il bellisimo fascicolo in distribuzione,
raccontano il perché di una intitolazione dopo quasi trent’anni di vita
della scuola stessa: “Questa scuola era stata intitolata a Luisa Guidotti
l’anno seguente alla sua morte, per volere dei cittadini del quartiere di
Crociale, degli insegnanti e del Comune. Però l’iter burocratico non è
arrivato al termine – L’occasione del 25° della sua morte è divenuta motivo
per far ripartire la richiesta affinché ufficialmente la scuola abbia il
nome con cui tutti l’hanno sempre chiamata”.
Le spoglie di Luisa Guidotti sono oggi nel Duomo di Modena. Era nata a
Parma il 17 maggio 1932, poi la sua famiglia si era trasferita a Modena e
qui aveva condotto gli studi. Il 10 agosto 1966 partì per l’allora
Rhodesia. Venne uccisa da una raffica di mitra il 6 luglio 1979 mentre
accompagnava in un vicino ospedale una partoriente a rischio. Da alcuni
anni è in corso la causa di canonizzazione.