Votare ‘No’ per difendere la democrazia e l’unità del Paese, ‘No’ per tutelare i diritti di tutti i cittadini”. Con questo appello parte da Reggio Emilia la campagna regionale dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil per sostenere il “No” al referendum del 25 e 26 giugno e respingere la legge di riforma costituzionale voluta dal governo Berlusconi e approvata nella scorsa legislatura.

Domani, martedì 6 giugno, dalle ore 14.30, infatti, la città del tricolore ospita, all’Auditorium Reggio Children (via Bligny 1), il convegno “Cambiare la Costituzione? Noi diciamo no!”, promosso dalle segreterie regionali dei tre sindacati.
All’incontro saranno presenti, oltre a Maurizio Fabbri e Luigi Pieraccini, rispettivamente segretari generali regionali di Spi-Cgil e Uilp-Uil, anche Antonio Uda, segretario generale nazionale Fnp-Cisl; la giornalista Sandra Bonsanti, presidente di “Libertà e Giustizia” e rappresentante del comitato nazionale “Salviamo la Costituzione”; Gian Luca Borghi, presidente della Commissione Statuto della Regione Emilia-Romagna; Andrea Morrone, professore di Diritto costituzionale dell’Università di Bologna; Luigi Mariucci, giuslavorista dell’Università di Venezia.

“I sindacati dei pensionati non possono restare indifferenti alle riforme che riguardano la Repubblica e il suo ordinamento democratico – dicono Maurizio Fabbri, Luigi Pieraccini e Franco Andrini – segretario regionale della Fnp-Cisl -.
Abbiamo legato saldamente le nostre proposte e rivendicazioni alla difesa della Costituzione, in particolare della prima parte che garantisce i diritti primari dei cittadini allo studio, al lavoro, alla libertà sindacale, alla salute e all’assistenza, all’equità del fisco, alla libertà di culto e di informazione”.
“La riforma che è stata approvata – continuano i tre segretari – va invece in tutt’altro senso. Dicono che le modifiche riguardano solo la seconda parte della Costituzione, ma non è vero. Con la devoluzione che affida alle regioni la competenza esclusiva per la sanità, l’istruzione e la polizia locale, si creeranno nuove divaricazioni tra le diverse aree del Paese, ledendo di fatto i diritti fondamentali che sono patrimonio di qualsiasi cittadino. Una scelta che aumenterà le differenze tra regioni più ricche e regioni più povere senza risolvere i problemi del Nord e penalizzando fortemente il Sud. Il Presidente della Repubblica, da sempre garante dei diritti e della Costituzione e degli equilibri istituzionali, è ridotto a figura di pura rappresentanza. Si rafforza il ‘Primo Ministro’ a cui sono affidati poteri di controllo che non esistono in nessuna democrazia occidentale, mentre il Parlamento è limitato nel suo ruolo legislativo”.
I pensionati insieme ai lavoratori di Cgil, Cisl e Uil hanno sostenuto il Comitato nazionale “Salviamo la Costituzione”, contribuendo in modo determinante, con la loro mobilitazione, alla raccolta del milione di firme necessario per indire il referendum. Ora l’impegno dei sindacati è per una grande partecipazione al voto e soprattutto per un “No” netto e deciso alla legge di riforma costituzionale.
“Ogni voto è determinante – spiegano Maurizio Fabbri, Franco Andrini e Luigi Pieraccini – quello del 25 e del 26 giugno non è un referendum abrogativo, il risultato sarà valido anche senza il raggiungimento del quorum”.

Per coinvolgere i cittadini e promuovere le ragioni del “No”, numerose sono le iniziative organizzate in tutta la regione. A Rimini e Parma, fino alla vigilia del referendum i sindacati dei pensionati saranno presenti nelle piazze e nei mercati con banchetti per distribuire materiale informativo sulla Costituzione.
-A Ferrara, il 9 giugno dalle ore 15, nella Sala del Borgonuovo (via Cairoli 32) è organizzato il convegno “No ad una Costituzione incostituzionale”, a cui partecipano Franco Andrini, Luigi Pieraccini, la segretaria generale nazionale di Spi-Cgil Betty Leone e Francesco Cocuzza, professore di diritto pubblico dell’economia all’Università di Ferrara.
-A Modena, invece, il 13 giugno alle ore 21, il Coordinamento per la difesa della Costituzione promuove all’Auditorium Beccaria (via Razzaboni 80) l’incontro con Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale.
-Del referendum costituzionale si parlerà anche a Cesena il 14 giugno: alle ore 9.30, nella sala Avis di via Serraglio 14, all’assemblea unitaria dei sindacati dei pensionati sarà presente anche l’onorevole Giancarla Codrignani del “Comitato per la difesa della Costituzione”.
-Un incontro unitario sulle ragioni del ‘No’ al referendum è in programma anche a Ravenna il 15 giugno dalle ore 15 al Palazzo De Andrè (viale Europa 1), con la presenza di Giorgio Santini della segreteria nazionale della Cisl.
-Infine, a Bologna il 20 giugno, presso la sede Unipol (via Stalingrado 45), alle ore 9.30 i tre sindacati organizzano un’assemblea pubblica con Silvano Miniati, segretario nazionale dei pensionati Uil, Bruno Pizzica, segretario dello Spi Cgil di Bologna, Alessandro Alberani, segretario della Cisl bolognese e Monica Donini, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.