Consiglio comunale in gran parte dedicato alla seconda parte della relazione sul Psc, quello di ieri sera, ma con alcune importanti interrogazioni nella prima parte, oltre alla surroga di un consigliere comunale dimissionario.

Il primo punto all’ordine del giorno riguardava un’interrogazione di Luca Caselli, Alleanza Nazionale, a proposito delle politiche giovanili e delle occasioni di aggregazione e iniziative per i ragazzi. Il consigliere caldeggiava in particolare maggiore presenza di spazi liberi per i giovani e maggiore stimolo all’iniziativa anche dei privati.
L’assessore alle politiche giovanili Marco Fiori ha risposto ricordando il rispetto dei punti del programma, che non prevedono solo iniziative ricreative per i ragazzi ma anche aiuto al disagio, prevenzioni e corretti stili di vita, scambi internazionali, informazioni e occasioni. Ha ricordato fra le altre iniziative in queste direzioni lo sportello Europa, l’imminente realizzazione di una Carta alcoologica in collaborazione con l’Ausl, lo sportello Informagiovani, la Young Card (750 emesse). Punto fondamentale poi è il sostegno al protagonismo e alla creatività dei ragazzi, che si esprime con decine di iniziative, in particolare con il Forum Giovani, l’associazione Korova, le sale prova (1000 presenze nel 2005 e 750 ore di utilizzo). Fiori ha ammesso che ci sarà ancora altro da fare per il rispetto del programma, in particolare rispetto alla creazione di nuovi spazi di aggregazione e alla maggiore informazione, impegnandosi in questo senso.
Luca Caselli si è dichiarato insoddisfatto della risposta, sottolineando che la mancanza di occasioni, specie serali, crea fenomeni di pendolarismo verso città vicine e dà spazio ai vandalismi.

Al secondo punto (inversione rispetto al’ordine del giorno a causa dell’assenza temporanea dell’assessore Morini) il consigliere Mario Cardone del Gruppo Misto ha chiesto spiegazioni a proposito di problemi nell’erogazione dell’acqua potabile a Pontenuovo, verificatisi a fine maggio.
Il sindaco Pattuzzi ha risposto riferendo di una grossa perdita che causava problemi di pressione e che è stata individuata con difficoltà dalla Sat, la quale ha poi provveduto a correggere il problema risolto a partire dal 31 maggio.
Cardone si è dichiarato soddisfatto.

Al punto successivo ancora Cardone ha interrogato il sindaco a proposito delle iniziative contenute nella Finanziaria per riconoscimento e valorizzazione dei distretti e del tavolo che si sta creando a livello locale, con le due Province di Modena e Reggio, molti Comuni e la partecipazione di tutte le associazioni del settore.
Pattuzzi ha salutato con favore l’iniziativa, giudicata importante come uno degli strumenti da mettere in campo per mantenere competitivo il nostro comprensorio e poi ha riflettuto sul futuro della zona e sui dati critici dell’ultimo periodo, da interpretare probabilmente come fisiologico processo di trasformazione verso un’industria locale più basata sulla qualità che sulla quantità. Un processo che l’amministrazione pubblica deve favorire e accompagnare con i pochi strumenti pratici che ha a disposizione, favorendo lo sviluppo e la creazione delle necessarie infrastrutture per quanto di sua competenza.
Cardone si è detto soddisfatto della risposta.

In continuazione di seduta il consigliere della Lega Nord Menani ha interrogato l’assessore Sandro Morini a proposito dell’inizio dei lavori alla piazzetta di Pontenuovo, che lamenta problemi di organizzazione degli spazi per parcheggi, trasporti pubblici e cassonetti. Problemi che l’amministrazione si era impegnata a risolvere raccogliendo anche il contributo di idee dei residenti.
Morini ha precisato che l’inizio dei lavori, concordati con i residenti in una riunione e presentati anche in commissione, è imminente, come si può dedurre anche dalla pubblicazione sul portale Internet del Comune del bando di gara, con scadenza fine maggio e successiva assegnazione dei lavori ai primi di giugno.
Menani si è dichiarato non soddisfatto della risposta, in attesa di vedere l’inizio dei lavori.

Ancora a Morini era rivolta l’interrogazione di Luca Caselli a proposito del dissesto del fondo stradale di via Emilia Romagna, in particolare alla rotatoria di intersezione con via Regina Pacis: Caselli ha chiesto indicazioni su programmate sistemazioni della strada. Morini ha risposto ricordando il tratto asfaltato di recente con una nuova tecnica sperimentale che migliora il grado di resistenza del fondo, tecnica che verrà applicata anche al resto dell’arteria e delle altre vie principali in zona industriale. Ha anche precisato che la situazione generale a livello di buche è migliorata con l’avvio del nuovo Global service strade, come indicato dal minor numero di ricorsi dovuti a rotture e incidenti per questo tipo di dissesti. Ha indicato entro la fine dell’estate la sistemazione generale dell’asfalto nella zona.
Caselli si è dichiarato insoddisfatto.

Esaurite le interrogazioni, il punto successivo ha riguardato la surroga del consigliere di Apd Progetto Sassuolo Maurizio Dallari, che ha comunicato le sue dimissioni alla fine di maggio. Preso atto dell’indisponibilità ad assumere la carica dei due successivi in lista, Massimo Caminati e Francesca Bellini, il consiglio ha ratificato l’entrata di Antonio Caselli, già consigliere e assessore del Comune di Sassuolo nelle passate legislature, assente dal civico consesso da undici anni, come ha ricordato lui stesso.
Caselli ha dichiarato la sua richiesta di adesione al gruppo della Margherita, come già avanzata dal predecessore Dallari. Si è poi aperto un botta e risposta sulla necessità di un dibattito in merito, che il presidente del consiglio Patrizia Barbolini non ha concesso in quanto non previsto dal regolamento.

Il resto della seduta è stato dedicato alla presentazione delle tavole cartografiche relative al Piano Strutturale Comunale, da parte del progettista, l’ingegner Farina.
E’ stata presentata la serie di tavole dedicate agli ambiti di riqualificazione e intervento, tavole che vanno sovrapposte ad altre due serie dedicate al sistema delle tutele ambientali e storico-culturali.
Una legenda abbastanza complessa include tutti i possibili ambiti di intervento, dai luoghi che necessitano di recupero diffuso alle zone che è necessario preservare o rendere omogenee nelle loro destinazioni, ai poli funzionali con specifiche destinazioni d’uso.
La relazione ha toccato numerosi punti progettuali, zona per zona, entrando nel merito anche pratico delle future impostazioni territoriali. Tutto questo ricordando che il Psc è un documento di impostazione progettuale generale, che non entra nel merito di volumetrie e realizzazioni pratiche, affidate poi ai singoli Piani operativi comunali, pianificati e approvati dal consiglio comunale secondo l’opportunità negli anni futuri.
A partire dalla zona nord per esempio, si prevede il tracciato della bretella e la presenza in zona di un polo logistico e funzionale (la vecchia idea di transit point).
In zona anche un polo funzionale di tipo sportivo, nell’area di Ca’ Marta, con l’ipotesi futura di creazione di nuovi impianti (stadio compreso) attraverso l’acquisizione di nuove aree.
L’impostazione generale del piano prevede in numerose occasioni la possibilità la cessione di piccole quote di facoltà edificatoria ai proprietari di aree in cambio della cessione di parte di esse per il compimento di progetti organici e funzionali all’idea generale di programmazione urbanistica. Le quote, come ha più volte precisato Farina, risultano molto basse e compatibili con le esigenze di preservazione del territorio.
Accade per esempio con l’idea di polo funzionale di Ca’ Marta, ma anche nella zona di Madonna di sotto, dove si prevede il mantenimento di un corridoio ecologico e rurale proprio con l’acquisizione di alcune aree vocate in cambio di diritti edificatori in zone più esterne.
Progetti importanti riguardano l’area della ferrovia, in cui Farina indica la possibilità di spostamento della stazione per Reggio, anche in via provvisoria in attesa dell’interramento, con la facoltà di eliminare una parte consistente delle barriere su via Radici in Monte e di creare continuità fra l’area del centro e le zone di via San Lorenzo e Borgo Venezia.
Ancora importanti progetti riguardano il comparto Y lungo il fiume Secchia, che ha l’esigenza di un miglioramento qualitativo generale soprattutto in chiave ambientale.
La zona di Braida è interessata da alcuni degli interventi più importanti: uno è di tipo viario, con la creazione a partire dal territorio di Fiorano di una viabilità alternativa connessa alla zona industriale che riduca il traffico di attraversamento sulla via Braida; un altro riguarda il recupero della zona storica di Braida con interventi sull’area dell’ex Cantina Pedemontana; uno di alto livello qualitativo riguarda ovviamente l’area Cisa Cerdisa, una delle più importanti sia in termini di sviluppo futuro della città (da intendere in senso qualitativo, sia per le realizzazioni residenziali che per quelle commerciali), sia in termini di urgenza, che Farina ha sottolineato in modo particolare.
Nell’area del parco con l’abbattimento dell’ex Goya si ipotizza una continuità ambientale nella zona e il trasferimento dei diritti edificatori in altra area più esterna.
Nell’area del Polo scolastico il Psc ipotizza, ancora attraverso la permuta di diritti edificatori in cambio di terreni, la creazione di una viabilità alternativa alla via Montanara, congestionata nei periodi di punta della giornata.
Anche la zona di San Michele necessità di interventi per favorire la fluidità del traffico.
La zona di Salvarola avrà secondo il Psc una quota edificatoria di 40mila mq., che dimezza quella prevista dal precedente Prg. Si ipotizza l’abbattimento parziale o totale dell’edificio di Casa Serena, giudicato incongruo, con realizzazione di una nuova struttura più adeguata, in cui potrebbero trovare spazio sia esigenze pubbliche che di edilizia privata.
Tracciati i punti salienti del Psc (è stata toccata solo una piccola parte dell’intero lavoro di programmazione che, ricordiamo ancora una volta, è ipotetico e da confermare di volta in volta con i singoli Poc), Farina ha spiegato brevemente anche le cartografie relative al Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue).

Dopo la relazione si è aperto un breve dibattito, dedicato in particolare ai tempi di approvazione. Claudia Severi di Forza Italia ha chiesto più tempo per studiare le carte del Psc, invocando la possibilità di un’analisi più attenta di un documento che ha richiesto anni di lavoro e deve essere studiato dai consiglieri nei prossimi otto giorni (i prossimi due consigli sono previsti il 13 e 15 giugno). Stessa richiesta è arrivata da Ugo Liberi di Forza Italia e da Luca Caselli, che ha ricordato il valore “epocale” del Psc e l’attenzione che merita.
Da Giancarlo Diamanti, vicesindaco e assessore all’urbanistica, la precisazione invece che al Psc sono state dedicate decine di commissioni nelle quali il lavoro in progresso è sempre stato illustrato e messo a disposizione, sempre consultabile del resto all’Ufficio di Piano; che la destinazione di quattro sedute del consiglio comunale all’illustrazione e adozione del Psc può essere giudicata coerente con le esigenze di particolare attenzione che la materia merita. Ruggero Cavani, dei Ds, ha ribadito che se le carte sono state fornite solo in questi giorni, le tavole che affrontavano la destinazione del territorio zona per zona sono note da tempo e conosciute nei particolari. Nicola Caserta del Gruppo Misto è invece entrato direttamente nel merito del Psc, chiedendo attenzione per l’edilizia residenziale pubblica.