Il rendiconto di gestione esercizio 2005, approvato nel mese di giugno
2006, ed ancora una volta rivolgiamo la nostra forte critica sulla gestione
finanziaria, che la maggioranza del consiglio comunale e la giunta hanno
tenuto, sulla gestione finanziaria del 2005 già espressa nell’approvazione
del bilancio 2005.


Una gestione finanziaria dove nel capitolo entrate di un totale di
22.754.486,00 €andiamo ad evidenziare un’accensione di mutui passivi
(indebitamento) di 2.188.000,00 €, elevando il debito complessivo ad un
consolidato di ben 25.137.986.00€, con un aggravio di interessi passivi ,
che per il solo anno 2005 hanno raggiunto bella somma di 1.066.912,41 €.




Siamo convinti che il comune di Fiorano Modenese ha un’entrata per risorse
proprie consolidate consistenti, che già da anni avrebbero attivato un
sistema di gestione con l’assenza o la marginalità di qualsiasi prestito .


Ma il buon padre di famiglia di sinistra se non pone dei debiti e delle
gabelle ai propi figli non è contento, infatti con una gestione per noi
sbagliata , come l’opera del palazzo Astoria costato 8.000.000.00 € circa ,
la sua successiva gestione costata per il solo 2005 ben 400.000,00 € , ed
una perenne manutenzione ordinaria e straordinaria, palazzo per noi inutile
in quanto già esistente nel comune un teatro da poco ristrutturato
convenzionato con il Comune .




Veniamo inoltre anche a menzionare le nuove imposte introdotte dalla
giunta nel bilancio 2006 come l’addizionale irpef che porta un gettito di
ben 250.000 €, .risorse chieste per mantenere servizi che per la giunta
menzionava tagliati dal governo di centrodestra, non capiamo come nel
bilancio compare un avanzo di ben 1.300.832,00 €,mi chiedo perché tale
avanzo non sia stato usato per sopperire all’addizionale irpef , o
posticipati piccoli investimenti??


Sono arrivato alla convizione che il centrosinistra trova soddisfazione
nel tartassare il cittadino, certo hanno in questo comune una maggioranza
schiacciate che digerisce qualsiasi piatto che l’amministrazione cucina,
speriamo di non morire avvelenati dal debito e dai costi inutili.