Circa 3.000 imprese – tra esercizi ricettivi, ristorazione e servizi turistici – 19.196 posti letto, 529 esercizi ricettivi, 20.000 appartamenti ad uso turistico anche se non commercializzati in forma di impresa, 93 agenzia di viaggio, 315 iscritti all’albo delle professioni turistiche. 11 mila occupati con un trend di crescita, che interessa soprattutto le componenti femminile e giovanile della popolazione, che lo scorso anno è stato del 3.8%. Numeri che fotografano la galassia turismo della provincia di Modena ed offrono la percezione del peso che il settore ha nel sistema economico modenese.

Un settore la cui crescita condiziona sempre più lo sviluppo dell’intero territorio, soprattutto dove le eccellenze sono numerose e di qualità, come accade a Modena nell’ambito dell’arte, delle iniziative culturali, della gastronomia, ma anche dell’economia, ad esempio nel campo dei motori. Scaturisce da questa valutazione e dalla volontà di offrire un proprio contributo al dibattito in corso il documento, dal titolo ‘Turismo, una opportunità di sviluppo‘, redatto da Confcommercio e Confesercenti, che nei giorni scorsi è stato consegnato al presidente della Provincia, Emilio Sabattini, al sindaco di Modena, Giorgio Pighi ed al presidente della Camera di Commercio, Alberto Mantovani.

Principi cardine attorno ai quali si sviluppano le valutazioni e le indicazioni delle due associazioni sono una migliore programmazione delle iniziative e la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse a disposizione. È inutile e dispersivo creare nuovi soggetti di coordinamento e sviluppo, piuttosto, come da più parti si sta sollecitando, occorre rivedere le finalità di quegli enti che già hanno il compito di promuovere il territorio. Non occorre creare nuovi contenitori, serve invece un adeguamento alle esigenze attuali ed un coordinamento maggiore. Esiste una questione che riguarda la programmazione, strettamente connessa con il posizionamento del prodotto turistico modenese ed una che interessa la promozione.

A Promo, la cui dotazione finanziaria dovrà essere appropriata, deve essere assegnato il compito di individuare gli eventi di rilievo, capaci di accrescere la qualità dell’offerta turistica del territorio, oltre ad una attività di ricerca, in un certo senso di esplorazione, per sviluppare eventi ed iniziative che, mantenendo uno stretto legame con le tradizioni del territorio, sappiano arricchire in modo originale la gamma delle proposte. Tra gli obbiettivi la stesura, con almeno 18 mesi di anticipo, di un calendario delle manifestazioni su cui concentrare risorse tali da garantire una promozione adeguata. In questo modo si andrebbe a restituire all’ente di Viale Virgilio la funzione di regia operativa nell’ambito della promozione turistica.

Da rivisitare è poi la questione della promozione turistica, soprattutto con riferimento ai mercati internazionali. Anche in questo caso esiste già un soggetto, Promec, che deve diventare protagonista della valorizzazione del sistema turistico modenese sui mercati internazionali, attraverso la individuazione di risorse ed azioni mirate, all’interno della cornice ed in coerenza con i piani promozionali redatti da Regione e APT. L’agenzia camerale, sfruttando più compiutamente la rete di relazioni di cui dispone, le risorse finanziarie assegnate e il proprio know how, deve supportare la promozione delle eccellenze turistiche modenesi al di fuori dei confini nazionali. Il ruolo di Promec deve essere quindi sviluppato in stretto rapporto con Promo e con le due strutture di promo-commercializzazione maggiormente radicate sul territorio modenese, vale a dire Modenatur ed il Consorzio Valli del Cimone.

A sostegno delle scelte strategiche sono poi indispensabili una serie d’interventi diretti a rafforzare la qualità della cultura dell’accoglienza della nostra provincia. Priorità assoluta alla formazione. La Provincia deve svolgere un ruolo di coordinamento dei diversi centri di formazione per individuare, in modo puntuale ed aggiornato, gli assi portanti della formazione ed avviare un processo di professionalizzazione delle risorse umane. Si tratta di un passaggio importante, necessario per gettare basi solide dirette a favorire l’innovazione e la qualificazione del settore turistico modenese.

Il processo di rinnovamento ed ammodernamento delle strutture recettive deve poi essere supportato da adeguatati finanziamenti. In particolare, a fronte della contrazione dei contributi pubblici, regionali e comunitari, è necessario che la Camera di Commercio, d’intesa con le associazioni di categoria, predisponga, attraverso le Cooperative di Garanzia e il sistema bancario prodotti finanziari che, per dimensioni, duttilità e convenienza siano in grado di cogliere le esigenze delle imprese turistiche.

Confcommercio e Confesercenti esprimono l’auspicio che la crescente attenzione per il settore turismo trovi adeguato sostegno nelle future scelte politiche e ribadiscono la necessità di operare una definizione più puntuale dei compiti di Promo e Promec, soggetti, già esistenti, deputati alla promozione del territorio.

(Tamara Bertoni, Direttore Generale Confesercenti Modena)
(Claudio Furini, Direttore Generale Confcommercio Modena)