Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha adottato ieri sera, 29 giugno, il primo Piano Operativo Comunale.

“E’ stato un percorso impegnativo – ha dichiarato il sindaco Claudio Pistoni – perché ha comportato, per noi e per gli operatori, un nuovo modo di affrontare la pianificazione urbanistica, come indicato dalla legge regionale n. 20. Inoltre, essendo fra i primi comuni ad adottare il Poc, a Fiorano non abbiamo avuto modelli di riferimento, mentre credo che la nostra esperienza potrà rivelarsi utile ad altri comuni. Per noi e per gli operatori ha rappresentato la necessità di confrontarsi con un nuovo concetto della pianificazione urbanistica”.

Quando infatti il comune definisce le vocazioni del suo territorio e ambiti, definisce un “valore” che non è solo dei proprietari, ma anche della comunità”. Infatti, come ha spiegato il progettista responsabile Roberto Farina, di Oikos Ricerche, “il Poc definisce intese dell’amministrazione comunale con gli operatori per realizzare parti del Piano Strategico Comunale”. L’accordo tiene conto della valorizzazione economica conseguente alla proposta di inserimento nel Poc, che si traduce nell’obbligo di concorrere alle dotazioni territoriali attraverso la cessione gratuita di aree extrastandard, alla realizzazione di opere extraoneri, alla cessione gratuita di diritti edificatori, alla offerta di edilizia abitativa nelle diverse forme che la legislazione prevede per l’intervento pubblico nel settore abitativo. Una percentuale fra il 20% e il 40% del totale dell’edilizia residenziale realizzabile, è soggetta a convenzionamento con il Comune, con importanti prospettive nelle politiche per la casa.

Il primo Poc comprende 10 ambiti da riqualificare, 4 ambiti per nuovi insediamenti, due ambiti urbani consolidati, 3 ambiti specializzati per attività produttive sovracomunali industriali, 1 ambito specializzato per attività produttive sovracomunali commerciali. E’ un totale di 49.000 mq destinati a residenza e 52.000 mq destinati ad altri usi, che “consentiranno di risolvere alcuni degli impegni del programma di legislatura – spiega il sindaco Claudio Pistoni – Cito la “porta ovest” di Fiorano, nell’area delle ex Ceramica Ragno, la nuova piazza di Spezzano dove l’attuale casa rurale diventerà un centro giovani, il nuovo centro di Ubersetto, con la possibilità di abbattere la struttura in rovina all’incrocio della frazione, la costruzione di una nuova chiesa, la qualificazioni dei servizi di uso pubblico. E poi Motta Sud, che consentirà la riqualificazione dell’intero quartiere e in più porterà, con il meccanismo degli extraoneri, in dote al comune Villa Frigieri a Fiorano che diventerà insieme alla scuola Pascoli di via Pellico un nuovo polo destinato a servizi pubblici”.

Si calcola che con gli impegni extraoneri assunti dagli operatori, il Comune acquisirà aree per verde pubblico, viabilità e parcheggi per un totale di 1,4 milioni di Euro, patrimonio edilizio per 2,3 milioni, e poi ancora opere di sistemazione a verde pubblico, piste ciclabili, parcheggi pubblici, interventi fognari. Una parte concorrerà a realizzare i piani contro le barriere architettoniche, le piste ciclabili e i piani di quartiere per 1,3 milioni di Euro. Il primo Poc, alla sua totale realizzazione, porterà al Comune “ricchezza” di infrastrutture, servizi e lavori pubblici per € 6.550.436.

Ora il Poc prosegue il suo iter burocratico per arrivare alla definitiva approvazione e poi ai singoli piani particolareggiati. Ma non è una chiusura definitiva; sono anzi in corso diverse trattative che potranno determinare poi “varianti” al Poc.