Riparte l’alcoltest. Da qui alla fine dell’anno saranno distribuiti a circa 200 esercizi pubblici che servono bevande alcoliche altri cinquemila kit per la prova del palloncino. La campagna “Bevi con misura, misura quanto bevi” lanciata l’anno scorso alla vigilia di Natale, infatti, conosce con l’estate una seconda tappa. Da allora a oggi sono stati distribuiti settemila kit.

L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Prefettura in collaborazione con le associazioni di categoria Ascom Confcommercio, Confesercenti, Cna, Licom Federimpresa, l’Arci e il Consorzio di Modena a Tavola. Da segnalare anche l’adesione di testimonial “eccellenti” come Massimo Bottura, Annamaria e Vittorio Fini, Vinicio Sighinolfi, nomi noti della ristorazione modenese.



Il kit dell’alcoltest è costituito da un sacchetto con il “palloncino” dove soffiare per misurare il tasso di alcol presente nel sangue. Il contenitore in cartone riporta le indicazioni utili per “leggere” il risultato: da 0,2 a 0,4 g/l (grammi di alcol per litri di sangue) i riflessi sono leggermente disturbati. Da 0,5 (limite legale per la guida di autoveicoli) a 0,8 i movimenti e gli ostacoli vengono percepiti in ritardo e c’è una riduzione della facoltà visiva laterale. Dal valore di 0,9 in poi c’è una forte diminuzione della capacità di valutare distanze, ingombri e movimenti.


Alla fine di un pasto, un aperitivo o una serata al pub o in discoteca è quindi utile avere la possibilità di valutare spontaneamente e preventivamente se le proprie condizioni consentono di mettersi al volante. Gratuitamente, in modo semplice e rapido.

Nel 2005 a Modena sono state ritirate 1199 patenti per guida in stato di ebbrezza. Le stime dicono che il trenta per cento degli incidenti stradali sono correlati all’uso di alcol. E in particolare a essere colpiti sono i giovani. Sempre nel 2005 quasi il 4 per cento degli incidenti stradali mortali avvenuti sulle strade modenesi sono stati causati da accertata ebbrezza alcolica. Dei 1199 automobilisti fermati al volante il 15 per cento è stato inviato ai centri alcologici.

L’articolo 186 del Codice della strada dispone il divieto di guidare in stato di ebbrezza, divieto che scatta quando risulti un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro di sangue, che può essere raggiunto anche con una birra media o un bicchiere di vino. Ovviamente gli effetti degli alcolici sull’organismo variano a seconda delle persone, ma in ogni caso si riduce la capacità visiva, diminuisce la concentrazione, rallentano i riflessi ed è più facile sottovalutare i rischi.



Per chi trasgredisce questa norma è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a tre mesi (da uno a sei mesi se lo stesso soggetto compie più violazioni nel corso di un anno) e l’ammenda da 258 a 1032 euro. E’ previsto anche l’arresto fino a un mese. Le persone che hanno violato l’articolo 186 devono poi comparire davanti alla commissione medica locale per le patenti di guida, alla quale spetta valutare l’idoneità psicofisica di chi ha violato la normativa. Quando se ne ravvisi la necessità, le persone possono essere successivamente inviate ai Centri alcologici competenti per territorio, dove vengono sottoposte ad ulteriori accertamenti diagnostici e, se necessario, ad appositi trattamenti terapeutici.