Nessun accordo tra il ministero dello Sviluppo
economico e Federfarma. Quello che doveva essere un incontro risolutivo in cui trovare un accordo tra le parti si è invece rivelato, a detta dei
farmacisti, un appuntamento inutile. E’ dunque confermato lo sciopero delle farmacie per il 26 luglio.
“E’ stato un appuntamento totalmente inutile – spiega ad Apcom il presidente di Federfarma Giorgio Siri -. Peggio di così penso non potesse
andare. Per l’incontro di oggi è arrivata una delegazione di rappresentanti da tutta Italia. A queste persone il ministero ha semplicemente detto: il decreto è così e non si tocca. Abbiamo quindi – aggiunge – perso mezz’ora: di fronte alla nostra apertura totale verso la liberalizzazione e quindi la vendita dei farmaci nei supermercati, il ministero non ha dimostrato alcuna intenzione di apertura nei nostri confronti”.
Secondo il presidente di Federfarma “ora toccherà direttamente a Bersani spiegare ai cittadini come il farmaco non uscirà dalle farmacie. Il ministro
infatti – continua Siri – concepisce il farmaco solo in alcune grandi catene che possono permetterselo”.
Federfarma, a fronte dell’incontro di oggi, conferma dunque lo sciopero nazionale per il 26. “Lo stesso giorno dello sciopero – conclude Siri – noi faremo un’assemblea straordinaria per decidere altre forme di protesta. Il farmacista non ci sta ad essere espatriato dalla farmacia solo perché questo fa comodo a qualcuno”.
Farmacie Comunali aperte
Il 26 luglio, giorno dello sciopero delle farmacie
private, le Farmacie Comunali rimarranno regolarmente aperte. Lo comunica con una nota, Assofarm, l’Associazione delle Farmacie comunali italiane, che invita le farmacie pubbliche, ad operare affinché possano regolarmente garantire il servizio ai cittadini.