“Chiediamo di dar vita, assieme allo Stato e alle Regioni, ad un’Autorità di distretto che governi il Po ed il suo bacino ed abbia un forte potere di intervento nella programmazione, nei controlli e nella gestione. E’ evidente che, se la portata media annua del fiume è di 1470 metri cubi/secondo e le concessioni sono di 1850, c’è un enorme problema di ‘governance’ del sistema e di riscrittura delle regole”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli che ha partecipato questa mattina al vertice per il Po a Parma.

“Non è il momento in cui ognuno faccia per sé”, ha sottolineato Zanichelli. “Deve invece svilupparsi la massima cooperazione tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali e la più forte partecipazione di tutti gli utilizzatori”.
Anche per l’assessore regionale alla Difesa del suolo Maroluigi Bruschini “la questione del Po è di valenza nazionale e le Regioni non possono risolvere il problema da sole. Occorre fare i distretti e farli bene”.

Gli assessori Bruschini e Zanichelli sono intervenuti questa mattina a Parma in rappresentanza dell’Emilia-Romagna al vertice che ha visto la Commissione Ambiente e territorio della Camera dei Deputati, guidata dal presidente Ermete Realacci, incontrare gli assessori regionali all’ambiente, il Comitato di indirizzo dell’Agenzia per il Po e il Comitato di consultazione dell’Autorità di bacino. L’incontro, a cui ha partecipato il sottosegretario all’ambiente Gianni Piatti, si è svolto nell’ambito della missione parlamentare che ha lo scopo di verificare problemi e concertare soluzioni adeguate alla crisi idrica del grande fiume evidenziatasi in queste settimane.

A fronte dell’emergenza idrica e dei fenomeni siccitosi più recenti gli assessori Bruschini e Zanichelli hanno richiesto al Governo misure urgenti e straordinarie, in grado di assicurare l’acqua per uso agricolo e civile. Secondo gli assessori regionali “la portata di 330 M3/sec a Pontelagoscuro, condizione essenziale per il Delta del Po, può essere garantita solo con un intervento che imponga un maggiore rilascio di risorse dai grandi invasi a monte dell’asta principale”.

“Il sistema padano è ad un punto in cui la sostenibilità ambientale è la condizione stessa dello sviluppo economico”, ha dichiarato l’assessore Zanichelli, riferendosi anche alla crisi dell’aria.
“Gli impegni assunti dalla Regione sono volti ad intervenire sulle infrastrutture (invasi collinari con la creazione di bacini per uso plurimo, recupero delle golene e completamento delle infrastrutture previste dal Piano irriguo), ma anche sulla conservazione ed il risparmio della risorsa”.