Il presidente ing. Angelo Orlandi è molto preoccupato dai dati che emergono dalle prove effettuate con il simulatore di guida moto, in dotazione presso l’autoscuola dell’ Automobile Club Modena.

Questa raccolta di dati non viene effettuata solo all’interno, coinvolgendo i neofiti (coloro che approcciano al patentino per i ciclomotori) ma anche in “trasferta” per verificare le attitudini alla guida di coloro che hanno già una patente ed utilizzano scooter e moto, per la loro mobilità quotidiana.
Si tratta di una serie d’ errori che lasciano perplessi per le conseguenze che potrebbero emergere dall’uso del mezzo.

“Il risultato finale di quanto avviene nella realtà dei fatti è, purtroppo, confermato e registrato alla fine di ogni simulazione. – accenna il presidente dell’A.C. Modena- Un elenco in cui si evidenziano: infrazioni al traffico, errori di guida, eccesso di velocità e l’abitudine a sottovalutare un po’ tutte le norme. Si va dalla mancata osservanza della distanza di sicurezza, al mancato controllo del mezzo quando vi sono condizioni d’asfalto con scarsa aderenza, passaggio con semaforo rosso, percorrenza delle corsie preferenziali, sorpasso a destra, mancanza di attenzione nell’ evitare l’ostacolo improvviso (una portiera che si apre, un pedone che s’ immette sulle strisce pedonali)”.

“Cosa ci dice di una rampa dell’autostrada o di una rotonda presa in senso inverso?”
“Qualche caso effettivamente è emerso. Vorrei aggiungere che abbiamo ritenuto opportuno richiedere un ulteriore programma per il simulatore in cui inserire un maggior numero di rotonde, al posto di alcuni incroci, e anche per “memorizzare” ogni esito da cui estrapolare delle statistiche in automatico. E’ necessario intervenire ad ampio raggio per eliminare cattive abitudini fortemente consolidate che non sono purtroppo considerate infrazioni dall’utente. –conclude l’ing. Orlandi- A settembre entrerà in funzione anche un secondo simulatore presso la nostra autoscuola di Carpi: questo ci consentirà di incrementare le verifiche e di mostrare, particolarmente ai giovani, le regole ed i comportamenti per la loro sicurezza. Il Censis ha pubblicato, di recente, delle statistiche in cui non esiste un equivalente riscontro tra le multe comminate, che non superano il 2-3% del globale e le infrazioni commesse. Noi non siamo portati a penalizzare, preferiamo utilizzare le moderne tecnologie, il simulatore di guida, per ottenere una nuova forma mentale d’approccio alla guida: l’utente non deve affidarsi all’ “impunità” nelle infrazioni, ma prevenire le stesse”.