Reti per le famiglie, formazione delle coppie adottive e affidatarie, prevenzione e contrasto del disagio e degli abusi sui minori, un progetto sull’emersione della pedofilia, sostegno alle donne nella fase post parto, promozione dei diritti.

Sono questi alcuni dei 40 interventi previsti dal Piano per l’infanzia e l’adolescenza del 2006 che la Provincia di Modena finanzia con un contributo complessivo di 121 mila euro. Predisposto dall’assessorato alle Politiche sociali, il Piano nei giorni scorsi ha ricevuto il via libera dalla Giunta. Si tratta di interventi che si raccordano con le programmazioni territoriali dei Comuni.

“In un anno in cui le risorse del Fondo sociale nazionale sono state diminuite – commenta Maurizio Guaitoli, assessore alle Politiche sociali – la Provincia ha mantenuto un livello significativo di interventi nel campo delle famiglie e dei minori a sostegno di progetti innovativi sia nell’ambito dell’affido che delle adozioni che della violenza ai minori”. Numerose anche le azioni rivolte ad affrontare le difficoltà crescenti degli adolescenti e a sostegno della maternità nella fase difficile del post parto. “Il comune denominatore di tutta la progettualità sociale – aggiunge l’assessore Guaitoli – rimane la promozione dell’assunzione di responsabilità nei confronti delle persone in difficoltà nell’ottica della cittadinanza attiva. Tutto ciò è ancor più vero nell’ambito dei rapporti personali e familiari per quanto riguarda i problemi dell’infanzia, dell’adolescenza, delle mamme sole con bambini, delle famiglie con redditi insufficienti e in difficoltà”.

In provincia, in questi anni, si è andata sviluppando e consolidata un’ampia offerta di servizi che viene fotografata nel report “Opportunità per l’adolescenza” presentato insieme al Piano provinciale. Si tratta di attività promosse a livello territoriali (Comuni, Usl e scuole). Le cifre sono molto eloquenti: nel 2005 sono stati varati complessivamente 46 progetti: il 40 per cento sono rivolti a promuovere il benessere di adolescenti e pre-adolescenti; il 24 per cento a sostegno della genitorialità, il 22 per cento alla promozione dell’infanzia e il 14 per cento per il contrasto al rischio e al disagio. In continuità e unitarietà con questi vanno ad aggiungersi gli interventi del Piano per l’infanzia e l’adolescenza varato dalla Provincia.