Un accordo per dare più forza ai progetti di sviluppo dell’area metropolitana bolognese, attraverso la condivisione delle scelte e l’impegno delle risorse economiche necessarie – oltre 147 milioni di euro – per consentire a Bologna di esercitare il proprio ruolo nell’ambito di un contesto di dimensione europea.


A questo punta l’Accordo quadro per “La città Metropolitana di Bologna “, che è stato siglato oggi da Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna, da Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna e da Sergio Cofferati, Sindaco di Bologna.
Gli ambiti di attività nei quali saranno impegnate le Istituzioni firmatarie riguardano il sistema dei trasporti e delle infrastrutture, la ricerca e l’innovazione e le politiche culturali, che rappresentano gli assi portanti dello sviluppo di un territorio – l’area metropolitana bolognese – che rappresenta un “nodo” di rilevanza nazionale ed europea.
“E’ un accordo importante – ha dichiarato il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani – perché sancisce una condivisione, da parte dei firmatari, delle questioni strategiche fondamentali. Vogliamo costruire una relazione con il Governo che garantisca a questa città e a questa regione la soluzione a problemi aperti da tanti anni. Parliamo di infrastrutture ma anche di cultura, innovazione e ricerca. Su questi temi la Regione, la Provincia e il Comune hanno fatto scelte coerenti e la Regione investirà notevoli risorse”. “Le sfide che abbiamo di fronte – ha concluso Errani – richiedono un salto di qualità nell’innovazione, nella ricerca e nelle infrastrutture. E questo vale per Bologna e per l’intero sistema regionale. Questo è l’obiettivo che vogliamo realizzare nel giro di 5-7 anni, un obiettivo rispetto al quale abbiamo già avviato progetti di grande rilievo, come la nuova Stazione, l’Alta Capacità, il Sistema ferroviario regionale, la piattaforma per la ricerca e l’innovazione”.
“E’ un ottimo esempio di collaborazione istituzionale – ha sottolineato Sergio Cofferati, Sindaco di Bologna, commentando l’Accordo – che ci consente di pianificare obiettivi condivisi ed esprimere azioni in sintonia. Gli interventi che abbiamo previsto rappresentano gli assi fondamentali dello sviluppo futuro della Città Metropolitana. Questo ci permette anche di presentarci ai prossimi appuntamenti con il Governo con un elemento di forza in più, perché abbiamo dimostrato di saper affrontare e sostenere direttamente gli impegni che ci competono”.
Anche la Presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti, ha sottolineato l’importanza e il valore dell’intesa raggiunta.
“Ancora una volta abbiamo dato prova di una forte capacità di collaborazione – ha detto la Presidente Draghetti – capace di garantire un governo di sistema. C’è una forte attenzione, condivisa, sulla Città Metropolitana: credo siano maturi i tempi per dare un profilo ancora più formalizzato ad una modalità di lavoro che ormai da anni caratterizza il nostro lavoro. La nostra intenzione di rendere strutturale questo nostro modo di lavorare passa anche attraverso la scelta di prevedere un Comitato di indirizzo, che sistematicamente fa monitoraggio sulle azioni previste dall’Accordo e accompagna il cammino verso la realizzazione dei progetti previsti”.

La Città Metropolitana
Un primo punto dell’accordo prevede l’istituzione di un Tavolo istituzionale, che avrà il compito di delineare le soluzioni giuridico-amministrative per affrontare in modo adeguato i progetti che riguardano la città metropolitana di Bologna. Nell’ambito del Comitato di gestione verranno dettate le regole, il metodo di lavoro, i partecipanti e le finalità del Tavolo stesso.

Il Sistema dei trasporti e della mobilità
Bologna e la sua area metropolitana rappresentano il nodo principale del sistema dei trasporti a livello nazionale.
L’Accordo Quadro per “La Città Metropolitana di Bologna” esprime una visione comune da parte di Regione, Provincia e Comune di Bologna – che non c’era in passato – per quanto riguarda gli interventi necessari a garantire in tempi rapidi la realizzazione di alcuni progetti essenziali per lo sviluppo della città (Alta Velocità, Sistema ferroviario metropolitano e trasporto veloce urbano, Sistema ferroviario regionale, Grande stazione di Bologna, Passante Autostradale Nord, sistema aeroportuale).
In particolare, nel documento si prevede la realizzazione del People Mover per collegare la stazione ferroviaria con l’aeroporto, la realizzazione degli apparati per la circolazione dei filobus sulla linea 27, l’elettrificazione delle linee ferroviarie Bologna-Portomaggiore (con interramento del tratto nel Comune di Bologna) e la Bazzano-Vignola, il miglioramento della funzionalità dell’intersezione fra via Emilia e asse sud-ovest attraverso l’interramento di questo ultimo, la realizzazione degli assi di connessione tra l’area urbana ed il sistema metropolitano, a partire dalla Nuova Bazzanese e dalla Nuova Galliera.
Occorrerà inoltre avviare una concertazione con il Governo per quanto riguarda il completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano, con particolare riferimento all’acquisto di nuovi treni e all’aumento del numero delle corse.
Sempre con il Governo occorrerà avviare una concertazione per quanto riguarda l’Accordo procedimentale per il Passante Autostradale Nord e la metrotranvia bolognese.

La ricerca e l’innovazione
Bologna deve diventare un vero e proprio polo di eccellenza nell’innovazione, perché il sistema della ricerca rappresenta uno dei fattori essenziali per la crescita del sistema produttivo. E la ricerca – puntualizza l’Accordo – trova il proprio contesto ideale nell’area bolognese, nella quale sono presenti strutture di livello nazionale ed internazionale, quale l’ENEA e il CNR, ma anche l’Università, i centri di ricerca e di innovazione ed il sistema della ricerca legata direttamente alle imprese.
L’Accordo Quadro ha l’obiettivo di rafforzare e valorizzare le aree e le strutture dedicate alla ricerca che sono presenti sul territorio metropolitano, coordinandole tra loro per costituire un “Polo per l’innovazione tecnologica”, che sappia dedicare particolare attenzione ai rapporti con il sistema produttivo locale.
Occorre realizzare un programma – concordato con l’Università e gli enti interessati – di sostegno alla realizzazione di nuove strutture dedicate alla ricerca, in particolare di interesse industriale, e di aree di insediamento per tali strutture e per le imprese impegnate nello sviluppo dei risultati della ricerca.
Si prevede inoltre il potenziamento e lo sviluppo del sistema fieristico, per sostenere il ruolo che esso ha nella promozione del sistema della produzione.
Tutte queste azioni saranno anche in grado di valorizzare le risorse umane e produrre in questo modo un forte richiamo di intelligenze sul nostro territorio, in grado di fare dell’Emilia-Romagna un vero polo della conoscenza e della innovazione.

Il sistema della cultura
Da sempre Bologna è sinonimo di cultura, che rappresenta una risorsa e un fattore rilevante per lo sviluppo sociale ed economico della città e dell’area metropolitana che ad essa fa riferimento.
C’è una vera e propria industria culturale, che comprende la rete dei Musei, il Sistema Bibliotecario, il Teatro Comunale, i teatri storici, la Cineteca Comunale, l’Università, le Fondazioni, i diversi Istituti culturali, i centri di studio e ricerca, teatri e scuole di musica, associazioni e laboratori culturali e le case editrici.
L’idea è quella di valorizzare il progetto della “Manifattura delle Arti”, un vero e proprio distretto della comunicazione e della creatività, che si presta a percorsi di collaborazione tra le diverse strutture presenti sul territorio, dalla Cineteca al MAMbo, dall’Università alle altre istituzioni culturali.
Una specifica attività riguarderà l’ulteriore rafforzamento e qualificazione delle strutture del Teatro comunale, elemento fondamentale della rete delle eccellenze artistiche regionali.