La Polizia di Stato di Bologna e Ferrara ha arrestato il responsabile della produzione di alcuni video pedo-pornografici, realizzati in Belgio e poi immessi sul circuito internet.

L’arresto è opera del personale del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Squadra Mobile di Ferrara e del Compartimento Polizia Postale di Bologna.



I video pedo-pornografici in questione – realizzati in due hotel di Bruges – riprendono rapporti sessuali tra due minori di nove e dodici anni, peraltro, con problemi psichici, ed un adulto, identificato come il padre degli stessi, che è stato arrestato in Belgio.

Le fonti di prova acquisite e le risultanze investigative emerse a seguito delle indagini, hanno consentito di arrestare l’autore del filmato. Durante la perquisizione è stato sequestrato un ingente quantitativo di denaro proveniente dall’attività delittuosa, nonchè numeroso materiale informatico e l’attrezzatura per filmare gli abusi nei confronti dei bambini, è stato inoltre rinvenuto un guardaroba contenente numerosi capi intimi per bambini.

Colpire e individuare sempre di più i produttori, ma soprattutto individuare i bambini coinvolti. Dopo 15 anni di impegno contro la pedofilia è di grande soddisfazione sapere che si è riusciti ad individuare un produttore italiano, a dimostrazione che il mercato pedopornografico è redditizio e ben organizzato a livello nazionale e transazionale. Un businnes di vaste proporzioni che richiede azioni di vaste proporzioni.”



E’ questo il commento di don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter (www.associazionemeter.it) da 15 anni impegnato nella lotta alla pedofilia e alla pedopornografia online che ha visto, dopo le sue numerose denunce significativi risultati fino alla individuazione di decine di bambini. Infatti sono circa n. 160.000 siti denunciati in 15 anni in tutto il mondo, e numerosi arresti e indagati in Italia e all’estero, in stretta collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni dimostrata come bisogna fare di più e con maggiore coordinamento.


L’operazione del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Squadra mobile di Ferrara e del compartimento Polizia postale di Bologna – dichiara don Fortunato Di Noto – nei confronti di un italiano che produceva filati pedoprono in Belgio, merita un plauso e un incoraggiamento”.


Alcuni dati.



Dal 1995 ad oggi sono circa 650.000 i video pedoporno prodotti e immessi nel mercato con a monte circa 10 milioni di immagini che vengono costantemente scambiate in Internet, di fatti presso il database dell’Interpol sono contenuti circa 260.000 volti di bambini tratti dal materiale sequestrato e solo 350 sono stati individuati dal 2001 ad oggi.



Un mercato che è difficile quantificare ma solo per dare un esempio un portale pedofilo in un mese, con un abbonamento di 70 euro frutta circa 60mila euro al mese (per 1000 abbonati con pagamento in carta di credito), in un anno circa 720mila euro.



L’Associazione Meter nel 2005 ha denunciato 10.010 siti pedopornografici e ha accompagnato circa 261 casi attraverso il centro di Ascolto e di prima accoglienza presso la sede centrale di Avola e attraverso gli Sportelli Meter sparsi in Italia (Messina, Acicastello, Ragusa, Gela, Piazza Armerina, Modica…)