Proseguono il lavori di raddoppio della linea Bologna – Verona, da ieri a doppio binario anche fra le stazioni di San Giovanni in Persiceto e Crevalcore.


Sono stati infatti completati gli interventi tecnologici in corso dopo la prima parziale attivazione della tratta, avvenuta alla fine del luglio scorso.



Il nuovo tracciato, che potrà essere percorso dai treni ad una velocità di 200 km/h, è stato realizzato da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, in affiancamento alla linea esistente. L’investimento è stato di circa 80 milioni di euro.



Si tratta di un ulteriore tassello per il completamento del raddoppio della linea Bologna – Verona, già a doppio binario fra Verona e Nogara e ora anche fra Bologna e Crevalcore.



Nel maggio del 2007 è previsto il completamento del raddoppio fra Crevalcore e San Felice sul Panaro, con attivazione del nuovo apparato (ACEI*) di San Felice sul Panaro e la riqualificazione della fermata di Camposanto. Seguiranno poi, per fasi, i tratti di linea San Felice sul Panaro – Poggio Rusco, con entrata in esercizio del nuovo ACEI di Poggio Rusco (giugno 2008) e infine Poggio Rusco – Nogara (dicembre 2008), intervento quest’ultimo che segnerà il completamento del potenziamento programmato da RFI sulla linea.

L’investimento totale previsto per l’intero intervento di raddoppio è di circa 900 milioni di euro.



A regime, la linea Bologna – Verona, dal luglio 2005 dotata di Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT*), avrà standard prestazionali uniformi per caratteristiche e velocità e sarà attrezzata con il sistema di Blocco Automatico Banalizzato che consentirà la circolazione, in sicurezza, indifferentemente su entrambi i binari nei due sensi di marcia, garantendo una maggiore fluidità al traffico ferroviario. Infine tutti gli apparati di stazione per il controllo e la gestione della circolazione ferroviaria saranno telecomandabili dai Sistemi di Comando e Controllo (SCC*) della circolazione.



(*) ACEI (Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari): questo moderno apparato consente agli operatori, sfruttando le potenzialità offerte dall’elettromeccanica, una più dinamica gestione della circolazione dei treni e delle situazioni di criticità aumentando gli standard funzionali e qualitativi.


(*) SCC (Sistema di Comando e Controllo): è il più avanzato sistema di gestione integrata della circolazione in uso in campo ferroviario.
Attraverso l’SCC il traffico viene governato, con tecnologia elettronica e informatica che gestisce componenti ed apparati di diversa tecnologia elettromeccanica e computerizzata, da un unico Posto centrale che ha giurisdizione su un’area estesa per centinaia di chilometri caratterizzata da importanti flussi di traffico (sia merci sia passeggeri) e da elevate velocità di marcia dei treni. L’SCC sarà installato anche sulle linee ad Alta Velocità / Alta Capacità.

L’SCC consente anche la diagnostica degli apparati di linea e di stazione (prevenzione dei guasti e miglioramento della manutenzione), l’informazione al pubblico e il telecontrollo e la telesorveglianza di stazioni e fermate.


(*) SCMT (Sistema di Controllo della Marcia del Treno): controlla, istante per istante, che la velocità del treno non sia superiore a quella imposta dalle protezioni fornite dal sistema stesso.
In caso di mancato rispetto dei limiti imposti dal sistema, l’SCMT comanda in automatico la frenatura del treno.