Gli apicoltori modenesi possono già presentare la domanda per chiedere l’assegnazione di contributi per il miglioramento della produzione e della commercializzazione del miele. Per farlo c’è tempo fino al 27 novembre. Le domande devono essere inoltrate all’assessorato Agricoltura della Provincia di Modena (per ulteriori informazioni rivolgersi al servizio Agroambiente, telefono 059 209719).

Per saperne di più visitare la pagina web Agrimodena dove ci sono anche le indicazioni per scaricare l’intero bando e la modulistica per la presentazione della domanda.

Complessivamente la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 400 mila euro per il 2006 che saranno ripartiti tra le Province. Serviranno per finanziare azioni in conto capitale che variano dall’assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori alla lotta contro la varroasi (acaro che succhia l’emolinfa delle larve e delle pupe provocandone un forte deperimento e spesso la morte), alla razionalizzazione della transumanza, fino a provvedimenti a sostegno dei laboratori di analisi del miele.

Gli apiari modenesi, cioè le postazioni, sono oltre 300 per più di 10 mila alveari e una produzione di circa 180 mila chili di miele, il fatturato è intorno al mezzo milione di euro. Gli apicoltori professionisti sono una trentina, quelli che detengono api a uso e consumo familiare sono all’incirca 300.

Le domande di contributo sull’azione di assistenza tecnica e formazione possono essere presentate da istituti di ricerca, enti, organizzazioni di produttori e associazioni, cooperative, consorzi e permette di finanziare il 100 per cento dei costi sostenuti per seminari, convegni tematici, incontri divulgativi, il 90 per cento dei costi per materiali di supporto alle azioni di comunicazione e al 90 per cento dei costi di personale tecnico.

Per la lotta alla varroasi sono previsti contributi per l’acquisto di arnie antivarroa con fondo a rete. Sempre per la lotta alla varroasi sono previsti contributi al 50 per cento della spesa ammissibile per il trattamento del materiale apistico con raggi gamma. Per accedere ai contributi gli apicoltori e i produttori apistici singoli, associati o riuniti in cooperativa devono avere i seguenti requisiti: essere in regola con la denuncia degli alveari al Servizio veterinario, in possesso di partita Iva agricola o combinata e in possesso di almeno 20 alveari censiti; in regola con le norme igienico sanitarie ed essere iscritti all’anagrafe delle aziende agricole.