Arriveranno in Emilia-Romagna altri 1.600 lavoratori extracomunitari stagionali. E’ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (del 14 luglio) che dispone un’ulteriore assegnazione per l’anno 2006.

Come di consueto le quote verranno assegnate dalle Direzioni regionali del lavoro alle singole province sulla base dei relativi fabbisogni occupazionali nonché dell’attuale andamento dei flussi di lavoratori stagionali extracomunitari.



Una forza lavoro indispensabile per l’economia regionale. Confagricoltura Emilia-Romagna considera i lavoratori extracomunitari, stagionali e non, fondamentali per garantire al sistema agricolo la manodopera di cui necessita. “Rimane però impossibile verificare l’adeguatezza degli ingressi stagionali autorizzati per l’anno in corso e lo dimostra la nuova quota – dice Mario Girolami, presidente dell’organizzazione – visti i tempi con cui i lavoratori richiesti diventano poi realmente disponibili”. Le unità stagionali fissate per l’Emilia-Romagna erano infatti 11 mila e avrebbero dovuto rappresentare, secondo il Governo, una soglia cautelativa, ma non è stato così”.



Occorre, inoltre, intervenire sulle procedure che sono state semplificate solo sulla carta, in quanto il nuovo sistema delle richieste e delle autorizzazioni in moltissime aree e regioni italiane è tutt’altro che a regime, e continua a penalizzare fortemente le imprese e gli stessi lavoratori. “Ma soprattutto – conclude Girolami – è necessario abbandonare il sistema delle quote. La legge in vigore prevede che le autorizzazioni siano rilasciate solo in presenza di un rapporto di lavoro certo. Il numero degli ingressi dovrebbe quindi essere aperto, ovvero stabilito in modo diretto in base alle richieste del mondo imprenditoriale”.