Il gruppo della lega nord (Maurizio Parma, Mauro Manfredini e Roberto Corradi) ha presentato una risoluzione in cui esprime la “propria totale ed incondizionata solidarietà al Santo Padre” nei confronti del quale “non può essere tollerato alcun tentativo di limitazione della libertà di pensiero e di espressione”.


Il riferimento è alla “nuova ondata di ostilità e di violenza verso la comunità cattolica mondiale da parte dell’estremismo mussulmano”, seguita alla lezione tenuta dal Papa martedì 12 settembre presso l’Aula Magna di Ratisbona, che metterebbe “in serio pericolo una delle più preziose ed importanti conquiste del mondo occidentale: la libertà di pensiero”.

Evidenziando poi che apparirebbe “davvero strumentale accusare il Papa di aver provocato il mondo mussulmano”, che il 23 settembre in Somalia un commando armato avrebbe ucciso, sembra su ordine di un leader mussulmano somalo, legato al potente movimento delle corti islamiche, una suora italiana, Suor Leonella, da 36 anni missionaria in Africa, che il livello di minaccia messo in moto dai proclami di leader religiosi e politici islamici avrebbe indotto il nostro Ministero dell’interno a predisporre livelli di sorveglianza ed allerta attorno al Vaticano ed in tutta la città di Roma pari solo a quelli del 1981, quando ci fu l’attentato al Papa, e tenuto conto infine della risposta data dal premier Romano Prodi (“non ne so nulla, cosa volete che ne sappia io, alla sicurezza ci penseranno le sue guardie.”) a chi gli chiedeva di commentare le preoccupazioni per la sicurezza del Pontefice nell’imminente visita in Turchia, la risoluzione impegna la Giunta regionale a “manifestare una piena e concreta solidarietà al Papa ed alla Chiesa cattolica in questo momento così delicato” ed a “stilare un documento da inviare al Governo in cui si prendano le distanze dalle affermazioni di Romano Prodi circa la sicurezza del Pontefice”.