Un clandestino turco ha cercato di spacciarsi per il fratello mostrando le fotocopie della patente di guida e della carta di identità del congiunto che è deceduto nel 2004.

Durante un normale controllo alla viabilità una pattuglia della Polizia Municipale ha fermato nei giorni scorsi in viale Caduti in Guerra un furgone Ducato con a bordo due persone. Il conducente ha mostrato agli agenti le fotocopie di due documenti intestati ad S.S. immigrato turco con regolare permesso di soggiorno. Gli operatori in collegamento con la sala operativa sono stati informati che i documenti erano intestati ad un uomo che era morto già due anni. Accompagnato negli uffici di viale Amendola S.A 33 anni ha dovuto confessare il tentativo di inganno per mascherare il fatto che è clandestino in Italia anche se lavora come muratore e vive in un paese della provincia di Reggio Emilia. E’ stato denunciato per guida senza patente mentre sono state avviate le pratiche per l’espulsione. Sottoposto a fermo amministrativo anche il mezzo che guidava S.A. perché non era stato revisionato.

Agli agenti della Polizia Municipale di Modena che lo avevano fermato al volante di un camper un 23enne croato ha mostrato un permesso di guida formato card del suo paese d’origine. In Croazia però tale supporto non viene ancora utilizzato ed il documento viene rilasciato su carta piegata in tre parti.
Per questo motivo N.F. è stato accompagnato negli uffici, denunciato per guida senza patente mentre l’automezzo è stato fermato. Un attento controllo del falso ha consentito agli operatori di stabilire che con estrema fantasia e spregiudicatezza il croato, o forse qualche organizzazione malavitosa, ha utilizzato un cartoncino su cui sono stati incollati fogli plastificati. Il fronte riportava i simboli della repubblica dell’ex Jugoslavia mentre sul retro era stata appiccicata una riproduzione del retro della patente italiana.