Prende avvio alla sala Truffaut, a cura dell’Associazione Circuito Cinema e grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la grande rassegna “Al limite estremo – I documentari di Werner Herzog”. Si tratta di 21 film dagli anni 60′ ad oggi, molti dei quali inediti in Italia e sottotitolati appositamente per l’occasione.


La rassegna viene presentata domani sera alle ore 21 dall’Assessore alla Cultura del Comune Mario Lugli, da Gian Paolo Caselli della Fondazione Cassa di Risparmio e dai due curatori Luisa Ceretto e Alberto Morsiani. Nell’occasione viene presentato anche il catalogo critico della rassegna, uscito per le Edizioni di Cineforum. Segue, in anteprima nazionale concessa da Fandango, la proiezione dell’ultimo film firmato dal regista tedesco, Grizzly Man.
Nel suo elettrizzante docufilm, Werner Herzog esplora la vita e la morte dell’esperto dilettante di orsi grizzly e ambientalista Timothy Treadwell. Treadwell è vissuto disarmato tra gli orsi per tredici estati, e ha filmato le sue avventure durante le ultime stagioni. Nell’ottobre del 2003, i resti di Treadwell, insieme a quelli della sua ragazza, Amie Huguenard, sono stati rinvenuti presso il loro accampamento all’interno del Katmai National Park and Reserve in Alaska. Erano stati dilaniati e divorati da un grizzly (l’orso sospettato dell’uccisione è stato poi abbattuto dalle guardie forestali), le prime vittime conosciute di un attacco di orsi nel parco. In Grizzly Man, Herzog indaga non solo il mistero della natura selvaggia, ma anche il mistero della natura umana allorché documenta gli ultimi anni di Treadwell nella wilderness. Herzog utilizza l’eccitante materiale girato da Treadwell per dipingere un ritratto sfumato di una figura complessa e commovente, mentre esplora questioni più grandi attorno alla non facile relazione tra uomo e natura. Al cuore del film stanno le spettacolari riprese di enormi grizzly che cacciano, giocano e combattono a pochi passi da Treadwell e dalla sua cinepresa. Ancora più affascinanti sono i momenti in cui Treadwell rivolge la cinepresa verso se stesso, alternativamente testimoniando il suo amore quasi religioso per gli orsi e rivelando emozioni umane troppo umane, come vanità, rabbia, paranoia e solitudine. Per dare una prospettiva al suo soggetto, Herzog intervista gli amici, la famiglia e i colleghi di Treadwell ed anche ambientalisti ed esperti di natura selvaggia, le cui opinioni a proposito di Treadwell variano come il vasto, estremo paesaggio dell’Alaska.

Info: Circuito Cinema 236288 239222