Il Consiglio comunale di Modena ha approvato con il voto favorevole della maggioranza, voto contrario dell’opposizione e astensione del Gruppo Indipendente l’ultima variazione al bilancio del 2006, che prevede un aumento di entrate e di spesa corrente di 2 milioni e 400mila euro.


La variazione si rende necessaria per attivare correzioni e integrazioni finanziarie a importanti programmi e servizi, a seguito di maggiori contributi e trasferimenti da parte di enti pubblici e soggetti privati a favore del Comune di Modena.
Nel dettaglio, tra le maggiori entrate si segnalano 328mila euro da parte dell’Ausl di Modena destinati a finanziare maggiori interventi assistenziali nella gestione di servizi residenziali e di accoglienza per la disabilità e disagio adulto. Dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, inoltre, sono stati erogati circa 225mila euro, che saranno destinati alle attività legate alla mostra su San Geminiano oltre che alle iniziative connesse all’apertura del Museo della Figurina.
La variazione di bilancio, inoltre, registra anche il consueto finanziamento di 251mila euro da parte della Provincia di Modena vincolato al finanziamento delle Borse di studio a favore di famiglie disagiate per l’acquisto dei libri di testo per l’anno scolastico in corso. 800mila euro di maggiori entrate derivanti da maggiori entrate e conguagli saranno poi destinati a maggiori spese sostenute dall’Amministrazione comunale per l’acquisto di energia elettrica e gas in seguito all’aumento del costo del petrolio.

Illustrando la variazione, l’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri ha dichiarato che “si tratta di una variazione modesta rispetto agli anni passati, che anticipa alcuni aspetti che si ritroveranno nel bilancio di previsione. Il quadro di fondo è quello di una difficoltà delle finanze locali derivanti da una maggiore rigidità. Le entrate straordinarie libere da vincoli sono poche, circa 840mila euro, e quasi interamente vanno a coprire maggiori costi di energia derivanti dall’aumento del prezzo del petrolio. Per questa ragione l’unica entrata non vincolata è in realtà inserita in un percorso obbligato, cioè la copertura dei costi dell’energia, un fattore che mette in seria difficoltà la finanza locale in genere”.

Frieri ha sottolineato che “si tratta di una variazione di poco più di due milioni di euro per la spesa corrente, quindi non ingente rispetto agli ultimi anni poiché le entrate straordinarie vanno ad incidere soprattutto sui settori maggiori, quelli del welfare. Diversamente – ha aggiunto – la Giunta ha potuto usare più discrezionalità per quanto riguarda i rimborsi statali Ici per immobili che sono stati riaccatastati nel 2004, quindi i 400 mila euro riferiti a questa voce provengono dallo Stato. Altri 480mila euro provengono dal conguaglio statale dell’addizionale Irpef 2003. Queste entrate maggiori vengono indirizzate a coprire dei costi rigidi, in particolare – come detto – il costo delle utenze che crescono del 10%”.
L’assessore ha poi precisato che “le maggiori entrate sono quasi tutte vincolate a progetti e spese già definite in precedenza, tra cui – ad esempio – Borse di studio nell’ambito dell’istruzione, anche se proprio in questo stesso settore, sono calati i contribuiti da parte del Ministero”.
Frieri ha poi segnalato i maggiori contributi da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, soprattutto per la cultura: “Inoltre – ha aggiunto – ci sono maggiori entrate per l’handicap e minori entrate per l’Agenzia per la Casa. Il volume di spesa degli investimenti, inoltre, non varia: il museo della Figurina e il museo del Risorgimento rappresentano gli investimenti più importanti, a cui se ne aggiungono altri di importanza strategica come nel caso delle risorse destinate al potenziamento della rete di piste ciclabili. Complessivamente, a seguito di tutte le variazioni apportate da inizio anno 2006 – ha concluso Frieri – la spesa corrente sale da 184 milioni iniziali a 193 milioni di euro, con un aumento di 9 milioni di euro di cui 4,3 destinati ai programmi e servizi sociali, 1,3 milioni per le politiche ambientali e circa 1 milione per i servizi di istruzione e infanzia”.