Sono 115 milioni i bambini nel mondo che crescono senza alcuna istruzione, più di un terzo di questi bambini, 43 milioni, vive in contesti di guerra o di post conflitto. Il mancato accesso alla conoscenza nega le opportunità di crescita e di sviluppo
personali e sociali a cui ogni bambino ha diritto di aspirare.


Dall’evidenza di questa emergenza è nata la volontà della Regione Emilia-Romagna di sostenere l’organizzazione internazionale Save the Children, fortemente impegnata in questo ambito con la campagna “Riscriviamo il futuro“. Il presidente della Giunta regionale Vasco Errani
e l’assessore regionale alla Scuola Paola Manzini hanno inviato nei giorni scorsi una lettera agli assessori e ai consiglieri regionali chiedendo di
aderire alla raccolta di fondi da destinare alla campagna: un contributo concreto per riscrivere il futuro di milioni di minori a cui è negato il
diritto all’educazione a causa della guerra.

All’iniziativa, presentata questa mattina alla stampa dall’assessore Paola Manzini alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Anna Maria
Dapporto, della presidente dell’Assemblea legislativa Monica Donini e del direttore generale di Save the Children Italia Valerio Neri, hanno aderito
i consiglieri di tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione e gli assessori della Giunta regionale.

“Abbiamo chiesto agli amministratori della nostra regione una adesione non solo formale ma anche sostanziale – ha detto l’assessore Paola Manzini –
Un impegno per l’infanzia e per il diritto all’educazione e all’istruzione di 43 milioni di bambini che si trovano in paesi in guerra o appena usciti dal conflitto, che significa aprire una porta per il futuro e cercare di assicurare una dimensione di vita. E’ un progetto ambizioso, che ci
proponiamo di estendere anche alle altre realtà
istituzionali e private dell’Emilia-Romagna, che può consentire a tanti bambini di tornare sui banchi di scuola”.
“Una collaborazione importante di Giunta e Assemblea legislativa – ha aggiunto la presidente Donini – che ci richiama anche ad una
responsabilità personale: dobbiamo partire da noi stessi per dare un’opportunità di futuro a chi al momento non la possiede”.

La somma raccolta dall’adesione degli amministratori della Regione Emilia-Romagna sarà destinata, in particolare, all’infanzia del Sud Sudan.
Il Paese è reduce da 21 anni di guerra civile, durante i quali milioni di persone hanno perso la vita. L’obiettivo generale del progetto è di migliorare l’istruzione in termini di accesso, qualità eprotezione per i bambini colpiti dal conflitto armato.

“In Sud Sudan la guerra ha portato il deserto sopra al deserto, riportare in quel Paese le persone che sono fuggite a seguito del conflitto e dargli una possibilità di futuro sarà un’impresa – ha detto Valerio Neri, direttore generale di Save the Children – Ma questa campagna non ha solo uno scopo umanitario, vuole innescare un processo
positivo e ricordare che l’istruzione non può essere esclusa dagli aiuti umanitari”.