Nel bilancio consegnato martedì scorso in consiglio comunale e in corso di presentazione in tutti i quartieri cittadini con incontri ad hoc, viene presentata l’azione che l’Amministrazione comunale intende portare avanti nel corso del 2007 per proseguire nell’opera di riqualificazione urbana, realizzazione di nuove strutture, miglioramento della qualità della vita che passa doverosamente attraverso un incremento della sicurezza, dei servizi sociali e dei servizi ai cittadini: scuole, impianti sportivi, viabilità.


“Noi siamo partiti da ciò che la città ci chiede – afferma il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – dalle opere di cui hanno bisogno i cittadini, le famiglie, le imprese. La città ci chiede scuole, strade, impianti sportivi, piste ciclabili nuove e collegamenti tra quelle esistenti, piazze e parchi in cui vivere e trascorrere il proprio tempo libero, ci chiede sicurezza, pretende che venga valorizzato e tutelato maggiormente l’ambiente, la città ha bisogno di case e alloggi. Tutto questo noi possiamo farlo “con la città”, solo grazie ad uno sforzo di partecipazione diretta dei cittadini, in una sorta di “patto” che punta a restituire l’ulteriore sforzo richiesto ai sassolesi con concreti e duraturi interventi di miglioramento della città. La decisione di applicare l’addizionale Irpef al 4 per mille va in questa direzione.


Per migliorare la città occorre investire milioni di euro, risorse non si trovano con la bacchetta magica e che i trasferimenti dallo Stato non riescono a coprire se non in minima parte. “Per realizzare grandi opere bisogna assumere decisioni altrettanto significative –prosegue il Sindaco Pattuzzi – sarebbe troppo “qualunquista” affermare che i Comuni spendono troppo: cifre alla mano, in un Comune come il nostro i margini di comprimibilità del bilancio sono ridottissimi. Potevamo decidere di non toccare alcuna leva fiscale ma avremmo ottenuto il risultato di lasciare senza risposte le richieste della città”.
La scelta di applicare l’addizionale Irpef al 4 per mille non è stata presa a cuor leggero, ma rispetto all’Ici si tratta di un’imposta progressiva, legata al reddito e dà esiti sostenibili: per una persona che percepisce un reddito annuo di 26.000 euro l’incremento della tassa è di soli 52 euro all’anno; in nessuna classe di reddito l’aumento arriva a cifre pesanti.


“L’azione di redistribuzione del reddito adottata lo scorso anno – spiega Pattuzzi – ci ha consentito, attraverso il raddoppio delle detrazioni prima casa (da 104 a 225 euro) di modulare il peso dell’aliquota ICI in modo tale da ridurre il peso fiscale sulle famiglie. Delle 9500 famiglie sassolesi in possesso della prima casa, con la manovra dello scorso anno, 5mila hanno pagato meno degli anni scorsi o nulla. Nel giugno 2004 abbiamo preso un impegno con la città, lo abbiamo confermato nel 2005 e lo ribadiamo oggi: realizzare le opere di cui la città aveva bisogno, migliorare la qualità urbana, dal centro alle periferie. Questo abbiamo fatto, i risultati ci sono, iniziano a vedersi e non abbiamo intenzione di interrompere quanto iniziato: per questo abbiamo deciso di applicare, come molti altri Comuni hanno già fatto, l’addizionale Irpef, evitando gli incrementi delle tariffe e non applicando tasse di scopo.

L’alternativa all’Irpef – conclude il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – sarebbe stata abbassare il livello quali-quantitativo dei servizi erogati; in sostanza: meno manutenzione, meno investimenti e riduzione dei servizi sociali e asili nido. Mantenere i servizi per le famiglie e per le imprese è per noi un investimento Noi abbiamo scelto di non ridurre i servizi e gli investimenti strategici, non pesare sulle tariffe e non gravare troppo le sulle famiglie, scommettendo su Sassuolo e sui sassolesi”.