Un unico momento di accettazione per chi arriva al Pronto Soccorso, durante il quale si svolge sia il triage – cioè la fase dell’assistenza in cui viene attribuito il codice colore (rosso, giallo, verde, bianco) che determina la priorità di accesso alla visita medica – sia l’accettazione amministrativa relativa ai dati anagrafici: questa modalità di accettazione, che evita al cittadino di fare due file e contribuisce a ridurre i tempi di attesa, già presente negli altri Pronto Soccorso dell’Azienda USL di Bologna, viene applicata da lunedì 18 dicembre anche al Pronto Soccorso del Maggiore e a quello dell’ospedale di Bazzano.

Attore principale di questa innovazione è l’infermiere addetto triagista: figura centrale e regolatrice del flusso dei pazienti all’interno di una organizzazione complessa come quella di un Pronto Soccorso, il triagista ha competenze tecniche specifiche nel settore dell’emergenza, oltre ad abilità relazionali e capacità decisionale “allenate” nel suo percorso formativo e professionale.

Il triagista si occupa inoltre di gestire la fase dell’attesa, garantendo alle persone una valutazione continuativa delle loro condizioni che consenta di cogliere tempestivamente le eventuali modifiche dei bisogni di salute rilevati inizialmente.

I triagisti del Pronto Soccorso del Maggiore sono 30, 21 donne e 9 uomini, età media 33 anni.
Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Bazzano lavorano invece 11 triagisti, 6 uomini e 5 donne, ancora con età media sulla trentina.
Quest’anno sono stati 57.984 gli accessi al Pronto Soccorso del Maggiore e 18.806 quelli a Bazzano.

L’introduzione dell’accettazione unificata al Maggiore e a Bazzano è uno dei passi previsti dal progetto di miglioramento dei Pronto Soccorso dell’area bolognese che la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria sta mettendo in atto, con l’obiettivo di fornire risposte appropriate e commisurate alle esigenze di gestione dell’emergenza.