Nell’ultimo consiglio comunale del 2006 è stato approvato un ordine del giorno dedicato alla sicurezza stradale.

Il Consiglio comunale fioranese ha ritenuto importante sottolineare la necessità di insistere sull’educazione al rispetto delle regole e del codice della strada, sia in presenza di dati sempre più allarmanti su quantità e gravità di incidenti, che coinvolgono soprattutto i giovani, sia per le modifiche ricorrenti al codice della strada, sia infine, per restare all’ambito locale, in considerazione dei numerosi e importanti cambiamenti alla viabilità in corso sul territorio fioranese e previsti anche per il 2007.

Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese – si legge fra l’altro nell’ordine del giorno – ritiene: che un’azione di aggiornamento in tema di educazione stradale rivolta alla cittadinanza possa contribuire a svolgere una funzione di prevenzione di tali drammatici eventi e di sicurezza stradale, soprattutto se esercitata in un’ottica di formazione permanente; necessario aumentare i controlli stradali, da parte degli organismi preposti, soprattutto nelle ore notturne e durante i fine settimana; necessario continuare nel miglioramento delle condizioni di viabilità (segnaletica stradale, illuminazione, condizioni di percorribilità,) nelle zone ad alto rischio di incidenti stradali; necessario dare continuità alle iniziative di prevenzione ed informazione rivolte ai giovani presso i locali del territorio e continuare a promuovere le informazioni legate alla sicurezza stradale ed alla percezione del rischio all’interno dei progetti educativi gestiti dagli operatori di strada”.

In Italia ogni anno perdono la vita a causa di incidenti stradali oltre 3mila giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni, oltre 2200 donne, 150 bambini sotto i 10 anni, mille pedoni, circa 3mila motoristi, senza contare gli oltre 25mila invalidi permanenti e i 300mila feriti.
L’aumento di incidenti stradali, con esiti mortali, riguarda negli ultimi tempi in provincia di Modena.
Gli incidenti sono anche un grave e pesante problema di sanità pubblica (che assorbe quasi il 10 per cento della spesa sanitaria) oltre che di non quantificabile ed indescrivibile dolore per oltre 30 mila famiglie ogni anno.