Sono veramente tante le iniziative di carattere culturale che hanno caratterizzato il 2006 di Fiorano Modenese, sia per le offerte da parte dell’assessorato che per le iniziative dirette da parte di circoli e associazioni del territorio.

Mostre, laboratori, animazione, rassegne, giochi e letture (ma anche teatro ed eventi di carattere istituzionale, come i gemellaggi e le attività collegate), hanno percorso come un’unica scia i dodici mesi dello scorso anno. Come sempre la parte più rilevante è quella che ha visto il castello di Spezzano come principale luogo dove si sono celebrati gli eventi di maggior portata culturale dell’anno scorso. Il museo della ceramica, luogo di mostre ed esposizioni, ma anche di laboratori collegati a questa specifica sezione, ha avuto un aumento davvero inatteso di visite, praticamente tutto l’anno. Anche le altre mostre d’arte, collegate alle iniziative delle associazioni e circoli fioranesi, hanno riscosso gradimento da parte del numeroso pubblico che ha visitato gli eventi. Rassegne e proposte musicali, invece, sia singole che con un loro specifico cartellone, hanno visto a villa Pace, al teatro Astoria ed al castello di Spezzano una curiosità ed un interesse crescenti di mese in mese.
Non sono mancate le iniziative culturali riservate alle scuole del territorio; tra queste la rassegna “Battimani” proposta dalla Provincia di Modena. Una attenzione nuova è stata riservata alla integrazione culturale, linguistica e di integrazione per la popolazione straniera, che ha avuto buona ricaduta nei soggetti interessati.
Ma ecco come commenta questi risultati l’assessore alle politiche culturali del Comune Maria Paola Bonilauri.

“Vorrei mettere in evidenza – dice l’assessore – innanzitutto che al castello di Spezzano, nel 2006 è arrivata una vera e propria folla, oltre 18 mila accessi nei quattro mesi ufficiali di apertura della struttura. In evidenza anche un altro evento al quale abbiamo creduto fin dall’inizio: “Scienza a Fiorano”, che nel suo primo anno di vita ha avuto una eco assoluta. Vogliamo continuare e crediamo che la dimensione più giusta sia quella già avviata, con il coinvolgimento di personaggi del territorio e qualche eccezione di spicco; con il coinvolgimento delle scuole, che effettuino percorsi di avvicinamento all’evento. In evidenza anche “Manodopera”, un progetto al quale crediamo molto e che ha avuto grande accoglienza da parte dei cittadini. Credo che in futuro si possa aumentare il numero di iniziative collegate sia sul territorio di Fiorano che sull’intero distretto della ceramica”.