“Oltre il 60°.Dalla Resistenza ad oggi. Le donne reggiane protagoniste consapevoli.”, l’iniziativa dal 2005 dedicata alla riscoperta del ruolo delle donne nel processo di costruzione della democrazia e dello Stato repubblicano durante la guerra di liberazione, e con la partecipazione attiva nel periodo della ricostruzione, ha già messo in campo diverse attività didattiche e di divulgazione.

Il progetto giunge ora ad una fase cruciale, cioè la firma di un protocollo d’intesa fra gli enti e le associazioni presenti nel comitato promotore per meglio definire gli impegni di ciascuno e soprattutto per individuare adeguate forme di diffusione dei risultati ottenuti attraverso la ricerca storica. La firma del protocollo ieri, in Provincia.

Erano presenti la presidente della Provincia Sonia Masini, la coordinatrice del progetto “Oltre il 60°…” Massimilla Rinaldi e i rappresentanti di Anpi, Alpi-Apc, dell’istituto Cervi, di Istoreco, di Cgil, Cisl e Uil.

La presidente della Provincia Sonia Masini ha commentato la firma del protocollo definendolo “non un traguardo, ma una tappa per cui la Provincia intende continuare a garantire e rafforzare la propria collaborazione”. La presidente Masini ha anche sottolineato “l’importanza del progetto Oltre il 60° che ricostruisce una memoria, quella del contributo delle donne alla costituzione della democrazia e al modello reggiano, con un occhio sempre rivolto al futuro”.
Proprio per quest’ultima finalità è fondamentale il coinvolgimento dei giovani delle scuole reggiane nel procedimento di ricerca ed elaborazione storica per una corretta trasmissione della memoria.
Il protocollo siglato questa mattina ha il proposito da un lato di definire lo stato di avanzamento del progetto e dall’altro lato di meglio suddividere le responsabilità di ciascun ente, in vista delle diffusione dei risultati attraverso una serie di iniziative rivolte alla cittadinanza e previste a partire dall’ottobre del 2007.
Fra l’altro si sta lavorando per costruire un “Albo d’oro”, che raccoglierà i nomi delle prime donne che nel periodo della ricostruzione hanno ricoperto il ruolo di amministratrici nella nostra provincia, con lo scopo di dare visibilità alle tante donne reggiane che, oltre a Nilde Iotti e a poche altre che a volte si ricordano, hanno compiuto da protagoniste i primi passi della democrazia italiana.
Grazie alla collaborazione degli studenti delle scuole reggiane a maggio 2007 si arriverà alla conclusione di un progetto Europeo, di cui l’Italia è capofila tramite Istoreco, con la costruzione di un portale internet nella forma di archivio storico della Resistenza comprendente le interviste ai/alle protagoniste della Resistenza in sei paesi europei.

Ciò che caratterizza l’opera di ricerca storica del progetto Oltre il 60° è un punto di vista nuovo, quello della cosiddetta storia di genere che, applicato alla guerra di Liberazione, mette in primo piano la resistenza civile, senz’armi, ad opera di migliaia di donne anche nella nostra realtà. Basti pensare che si è calcolato che per ciascun partigiano armato erano almeno otto le donne a suo supporto.
Le forti motivazioni alla base del progetto “Oltre il 60°…” hanno consentito la messa in rete di enti e soggetti che, anche se con vocazioni storicamente diverse, hanno condiviso un obiettivo comune complesso nella realizzazione, basti pensare alla difficoltà di recuperare dagli archivi storici dei Comuni se è rimasta la traccia di quanto fatto dalle donne nel periodo della guerra e del dopoguerra. Il Protocollo siglato questa mattina ha rafforzato ulteriormente questa collaborazione.