Sono 1200 gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Bologna e provincia che si sono dati appuntamento questa mattina nell’Aula Magna di Santa Lucia, a Bologna, per partecipare all’incontro di studio “La memoria siamo noi” promossa da Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Bologna e il coordinamento dell’Ufficio scolastico regionale nell’ambito delle manifestazioni per celebrare il Giorno della memoria.


“La nostra presenza non è retorica – ha detto la Presidente dell’Assemblea legislativa Monica Donini, rivolgendosi direttamente ai giovani presenti – ma vuole restituire il senso di come le Istituzioni intendono impegnarsi su un tema così importante. L’esercizio della memoria è un fatto concreto che serve per insegnare comportamenti concreti. Oggi parliamo di qualcosa che non è accaduto in un tempo e un luogo molto lontani, ma è accaduto una sessantina di anni fa in Europa, a casa nostra. Nella nostra regione, al campo di Fossoli – ha ricordato Donini – stanziavano i deportati prima di essere avviati ai campi di concentramento. Tanti uomini e donne sterminati scientificamente in nome di leggi che negavano i diritti e la dignità dell’essere umano. Dobbiamo prendere distanza da tutto questo anche con comportamenti individuali e spero che riusciamo a concorrere a costruire un mondo migliore. Senza questa speranza non c’è ragione di fare ciò che facciamo – ha concluso – occorre partecipare e contrastare ogni forma di rassegnazione”.

Per un saluto agli studenti sono inoltre intervenuti Beatrice Draghetti, presidente della Provincia di Bologna, Sergio Cofferati sindaco di Bologna, Maurizio Cevenini presidente del Consiglio provinciale, Paolo Foschini, presidente del Consiglio comunale di Bologna, Paolo Marcheselli dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.
I lavori della mattinata sono proseguiti con la testimonianza di Arrigo Bompani, presidente dell’Anei di Bologna (Associazione nazionale ex internati.) reduce dai campi di sterminio dove, da militare, fu recluso per venti mesi a partire dal settembre del ’43.
A seguire Roberta Biagiarelli, Ivano Marescotti e Lella Costa hanno letto alcuni brani sul tema della Shoah e Pietro Nissim ha eseguito canti della tradizione Yiddish. Agli interventi degli artisti si sono alternati quelli degli studenti della scuola media di Ozzano, del liceo scientifico Fermi, degli istituti Laura Bassi, comprensivo 1, Rosa Luxemburg e del laboratorio Accursio, che hanno presentato i lavori svolti in classe sul tema della memoria.