“Il settore della ceramica va incontro a una fase di ristrutturazione e riconversione: la possibilità di mantenerlo sta nella capacità di aprire nuove opportunità» Lo ha affermato l’assessore al Lavoro della Provincia di Modena Gianni Cavicchioli rispondendo in Consiglio all’interpellanza presentata dai Ds sulla crisi di Emilceramica di Fiorano (152 lavoratori in mobilità) per la quale si stanno approfondendo ipotesi di intervento nel campo della formazione «dedicate alle nuove professionalità richieste dalle aziende”.


Per Demos Malavasi (Ds) «non si può pensare che tutti questi dipendenti verranno lasciati a casa perché Emilceramica chiude uno stabilimento per ristrutturarne altri due sempre nella stessa zona, con un investimento di 20 milioni di euro. Per restare competitivi non possiamo fare politiche di prezzo ma alzare la qualità del prodotto e del processo».
Dante Mazzi (Forza Italia) ha commentato che «le politiche della sinistra, cominciate in Europa con Prodi, ci hanno portato a una carenza ormai decennale di infrastrutture».
Dello stesso parere anche la capogruppo Claudia Severi che ha sostenuto di «non vedere, da parte della sinistra, un disegno di ricchezza a medio e lungo termine, un piano che renda attrattivo il territorio per gli investitori. Modena da dieci anni perde competitività ma sulle infrastrutture i veti incrociati della sinistra hanno bloccato tutto».
Per Luca Caselli (An) «Sassuolo ha ancora la miglior ceramica del mondo ma la Spagna, grazie alla sua politica più lungimirante, ormai ci sta affiancando. L’occupazione cala e la risposta è un tavolo di confronto quando invece servono un’autostrada, un distretto vero e un sindaco, perché l’alternativa è che un’area di 110 mila abitanti se ne vada dalle istituzioni modenesi».
Al contrario, per il verde Walter Telleri «la bretella è un’infrastruttura inutile e dannosa: con cinquemila Tir al giorno Sassuolo ha un problema di logistica, pensiamo davvero che un’autostrada risolverà tutto? La situazione di Emilceramica è solo la punta di un iceberg, dal 2005 abbiamo perso 2.500 posti di lavoro nel comprensorio ceramico a causa di una mancata politica di area».

Secondo Mauro Cavazzuti (Margherita) «il problema non è chi frena lo sviluppo, se la destra o la sinistra, ma che l’economia fa fatica. Noi però dobbiamo chiederci come mai Emilceramica ha adottato questa strategia dato che l’azienda non ha problemi».
Giorgio Barbieri (Lega Nord) ha evidenziato che «a fronte dei lavoratori interni, altri 300 legati all’indotto perdono il lavoro quando un’impresa delocalizza, e se ne andranno anche i cervelli. Dobbiamo arrivare al protezionismo se no, da qui a qualche anno, ci sarà un deserto imprenditoriale e la politica di estrema sinistra ne sarà responsabile».