Una nota del vicesindaco di Formigine, Antonio Finelli (DS), sulla mozione di sfiducia contro Vanna Borsari votata in Consiglio comunale.

“Adesso possiamo dirlo. Se nel Consiglio Comunale di Formigine di venerdì 23 passava la mozione di sfiducia contro Vanna Borsari sicuramente sarebbe cambiata la geografia della Giunta Comunale e con ogni probabilità (la decisone sarebbe comunque spettata al Sindaco) si sarebbe andati allo scioglimento del Consiglio Comunale e al commissariamento del Comune.
Non sarebbe stato un grande risultato. Almeno per quei cittadini formiginesi che avevano votato centro sinistra e il Sindaco Richeldi nel 2004. Per gli altri, destra, estrema destra, sarebbe stata una vittoria molto più esaltante di una vittoria elettorale.
Per ora è andata male e il centro destra, il vero artefice in questi ultimi mesi di un lungo e sottile gioco di delegittimazione personale e di intimidazione politica di singoli assessori e consiglieri e dello stesso sindaco, è stato sconfitto.
Il centro destra ha perso, però il centro sinistra non ha vinto. Purtroppo. Una maggioranza di 15 voti su 31 appesa al filo, per ora, rappresentato dal voto di astensione di una consigliera eletta nelle file della sinistra è il segno di una debolezza che va immediatamente analizzata e trasformata in maggioranza politica altrimenti agli strateghi dell’opposizione basterà aspettare sulla riva del fiume e qualcosa passerà.
Dietro a questi attacchi però c’è un disegno.politico che bisogna che i protagonisti della vittoria del 2004 abbiano ben chiaro. Non è un caso che questa fretta di far volare gli stracci si scateni in questi mesi nei quali Ds e Margherita sono impegnati in una stagione congressuale che potrebbe segnare un nuovo futuro politico per il paese sia a Roma che a Formigine. Non è un caso che in un momento così delicato del governo cittadino, pensiamo solo al passaggio che ci sarà tra vecchio PRG e il nuovo Piano strutturale, qualcuno pensi di bloccare l’attività politica e amministrativa.

Giorni fa si è parlato di “filibustering”, una tecnica parlamentare che va oltre il classico ostruzionismo. Non so se a Formigine siamo a questo. Certo è che si sta, di fatto, impedendo di dar luogo al programma di legislatura. E’ un lusso che non ci possiamo permettere perchè a pagarne le conseguenze non sarebbero solo gli eletti, ma gli elettori, i cittadini e forse anche il mondo dell’economia. Un Comune fermo che non sa su quale maggioranza potrà contare nei prossimi mesi è un regalo che il centro sinistra non può fare al centro destra.
Per questo occorre che le forze politiche che diedero vita al programma di legislatura del 2004, nessuna esclusa, si siedano intorno ad un tavolo insieme ai loro consiglieri, lascino fuori dalla porta rancori, torti, incomprensioni e “magoni” e si mettano a discutere di politica e di cose da fare per Formigine. Da qui al 2009. Un punto di partenza di questa nuova discussione c’è già. Da un lato è’ il richiamo forte alla responsabilità che il Sindaco ha fatto il 23 Febbraio in Consiglio Comunale e dall’altro è il documento di Novembre 2006 che diede vita a questa nuova fase del governo locale. Discutiamone allora, in modo aperto e trasparente”.